Il governo ha a disposizione un tesoretto da 14,3 miliardi di euro per le misure di sostegno a famiglie e imprese. Queste sono le risorse disponibili grazie alle maggiori entrate, ovvero a un indebitamento “inferiore di 0,8 punti di Pil” rispetto alle stime, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, presentando in Consiglio dei ministri la relazione sull’assestamento.
I fondi però non saranno tutti a disposizione del decreto Aiuti bis, atteso in Cdm la prossima settimana: serviranno anche “per ristorare le amministrazioni centrali dello Stato per le risorse utilizzate a copertura di precedenti provvedimenti di urgenza adottati nel corso dell’esercizio”.
Il riferimento, in particolare, è al decreto taglia bollette approvato a fine giugno: i 3 miliardi di copertura arrivavano dal congelamento di fondi ministeriali, in attesa appunto di poter “ripianare” l’ammanco con il gettito Iva aggiuntivo. Intanto ieri il premier Mario Draghi, incontrando le parti sociali a Palazzo Chigi, ha detto che ci aspetta un autunno complesso.
"Tutti devono essere coinvolti in questa fase di emergenza", ha chiarito il premier, pensando all’urgenza legata alla flessione economica in atto, con l’inflazione da contenere, nonché alle previsioni per l’autunno che, a oggi, paiono tutto meno che rassicuranti. Draghi ha poi ribadito quanto annunciato la scorsa settimana ratificando le proprie dimissioni e cioè che "le attività del governo non si fermano", perché "l’esecutivo ha ancora tanto da fare sempre nel perimetro delle funzioni che gli competono in questa fase".