Franco Esposito
Presunto perfetto limpido esempio di corruttore, truccava gli appalti, Evidentemente ingordo, pretendeva il cinque per cento su tutto. Mani pulite alla Fiera di Milano ha messo nei guai l'ex manager, ora agli arresti domiciliari. Nei guai è finito Massimo Hallecker. Già in corsa con Fratelli d'Italia per un assessorato a Cologno Monzese, indicato dai partiti per guidare la coalizione, su propsota di Angelo Rocchi. Il sogno mai realizzato. Candidato nel 2015 ottenne appena sette preferenze. Appassionato di running, sapeva come farsi pagare. Intascava ingenti somme, e tutti zitti e mosca. Davvero una bella società, paro paro con quella celebrata dalla famosa canzone in romanesco.
Scandalo a Milano, scoperto un sistema di gare pilotate. Massimo Hallecker è accusato di aver "intascato tangenti per lavori da 16 milioni". La Fiera di Milano è travolta dall'ingombrante, pesantissimo contrattempo per "le tangenti su alcuni manufatti. Helelcker è il primo arrestato. Inevitabile che lo possano seguire altri.
Dieci persone sono scritte infatti nel registro degli indagati. L'inchiesta è coordinata dla pm Paolo Storari e dall'aggiunto Maurizio Romanelli. Il principale accusato avrebbe percepito denaro per l'assegnazione di tre appalti relativi a servizi legati al magazzino, agli impianti elettrici e alla manutenzione edile nelle aree di Fiermilano, Fieramilano City e del centro congressi Mica. Lavori del valore complessivo di 16,5 milioni.
Il meccanismo corruttivo è staot raccontato, con dovizia di particolari, dagli imprenditori che hanno pagato per aggiudicarsi i lavori. "L'azienda che voleva aggiudicarsi i lavoro doveva pagare una tangente anche sottoforma di lavori edili", ha rivelato Gabriele Della Venezia, gestore della Electric srl. "Tangenti sottoforma anche di bonifico con casuale inventata: Un Rolex o mobili nuovi". In alternativa a un bonifico, Hallocker si faceva pagare anche sotto forma di lavori edili, di ristrutturazione della prorpia casa, All'impresa pagva solo le spese di acquisto all'ingrosso del materiale.
L'inchiesta è partita dopo la presentazione in Procura di un esposto dell'amministratore delegato di Fiera, Luca Palermo. "Ho saputo di un imprenditore che aveva corrisposto ad Hallecker due dazioni di denaro in contante". Centocinquantamila e 100mila euro, affinchè "agevolasse l'assegnazione della gara di appalto relativa alla gestione del magazzino di Nolostand a favore di un consorzio di cui l'imprenditore era socio al venticinque per cento e amministratore unico".
Profilo basso, sempre in giacca e cravatta tranne quando si concedeva al running, anche se non eletto in consiglio comunale, Massimo Hallecker era rimasto comunque presente, Partecipava all riunioni politiche di maggioranza e alle trattative. In un momento di crisi di riassestamento della Giunta, a Cologno Monzese si era palato anche di lui come assessore. Un buco nell'acqua. Il sistema posto in essere dall'ex manager e dai suoi discepoli era molto rodato e di un'efficienza unica.
I discorsi intercettati raccontano di chi aveva pagato a Massimo Hallecker, in quel momento molto arrabbiato. Al telefono dice: "A quello bisognerebbe fare un esposto in procura...". In riferimento alla sua pretesa del riconoscimento di un benefit del cinque per cento sul valore di tutte le forniture. Nelle carte inoltre si legge quanto scrive il gip Santoro: "Alcuni elementi indiziari, ancora d approfondire a livello legislativo, lasciano poi pensare all'esistenza di un sistema corruttivo più ampio, di cui Hallacker non sembra essere il solo protagonista".
Il sistema Hallcker sarebbe regolato da una evidente prassi costante "che si erge quasi a regola", Tra gli indagati figurano società e persone fische. Gabriele Della Venezia, ad di Electric srl, Domenico Mimmo Seidita, colognese pure lui di FdI, già indagato per "aver cambiato l destinazione d'uso di un immobile che ospita una residenza per disabili, di cui lui tra i gestori.
E ancora, Silvestro Ricaput, noto come Franco, l'umo di FdI a Cologno Monzese, legato a Romano La Rossa e socio di un consorzio n nella cui compagine societaria comparirebbe anche Hallacker, e i fratelli Massimilano e William Fabbro, della Fabbro Logistica Management&services, oggi Fabbro Facility. I due germani risultano già coinvolti nell'inchiesta sulle tangenti per appalti nelle mense scolastiche.
Il bubbone pezzolente è esploso in tutto il suo fragore. Presunto abbondante marcio investe Fratelli d'Italia a Cologno Monzese. Un tegola dopo l'altra sul capo der partito che ah Giorgia Meloni come punto di riferimento. Un guaio tira l'altro. L'ex assessore alla Sicurezza Salvatore Lo Verso raggiunto da un avviso di garanzia, quindi giorni fa. Con l'accusa di falso in seguito a una denuncia del comandante della polizia locale.