L’intesa a sinistra tra +Europa, Pd e Azione non smuove il centrodestra dove si lavora alla quadra del programma elettorale. In particolare Giorgia Meloni e Matteo Salvini, rispettivamente leader di Fratelli d’Italia e Lega, sono alle prese con le priorità da inserire in agenda. Priorità alle quali si sta lavorando, in queste ore, con una serie di riunioni congiunte tra i rappresentanti di tutti i partiti della coalizione.
Come è noto, il Carroccio punta sulla riduzione delle tasse, mentre i meloniani non transigono sulle riforme. In particolare, in via Bellerio si spinge sull’autonomia che per Matteo Salvini “significa efficienza, responsabilità, modernità, sviluppo e territori”. L’elezione diretta del Capo dello Stato è invece un obiettivo identitario e irrinunciabile per FdI.
Un obiettivo su cui però la Lega in Parlamento si è a suo tempo sfilata, facendo mancare i propri voti alla proposta di legge presentata proprio da Meloni alla Camera. "L'autonomia sarà il tema centrale del Governo di centrodestra e dei primi Consigli dei ministri e se FdI chiede in cambio il presidenzialismo lo firmo subito" ha commentato, tuttavia, il leader del Carroccio.
La stessa Lega non ha fatto mistero di voler puntare sulla riduzione delle imposte ("flat tax al 15% e pace fiscale con la rottamazione delle cartelle") con Fratelli d’Italia che, dal canto suo, ha rilanciato invitando sì gli alleati a non fare promesse elettorali che poi non possono essere mantenute ma anche ad agire con il taglio del cuneo fiscale e con la valorizzazione del made in Italy.