Calenda-Renzi: affare fatto? Pare proprio di sì. Almeno a sentire le dichiarazioni dei due leader. Ieri mattina le squadre dei due leader hanno avuto nuovi contatti e tutto lascia presagire che si vada verso l'intesa per il varo di un'unica formazione politica con il leader di Azione frontman. Restano sul tavolo, ancora da sciogliere, i nodi sulle candidature, legate soprattutto al proporzionale e da decidere dove Renzi e Calenda si candideranno (l'ex premier forse al Senato, l'europarlamentare alla Camera).
Però "sulle questioni di fondo l'accordo è stato raggiunto. Ora si discute su altre cose rilevanti", ha detto Carlo Calenda a Omnibus su La7. "Se gli italiani voteranno per me - ha quindi aggiunto l'ex ministro - il primo obiettivo sarà quello di cercare di tenere con la coalizione più riformista possibile Draghi premier a Palazzo Chigi". Il riferimento, dunque, è a "una maggioranza Ursula" con "una coalizione larga".
Il presidente di Azione non ha perso occasione di confermare la stima nei confronti di Letta e Bonino ("Hanno fatto una scelta rispettabilissima, io però punto sulla nettezza sulle posizioni da prendere"), nonostante le parole al vetriolo che pure la storica esponente radicale ha pronunciato contro di lui, dopo la rottura del patto con il Pd ("in tutta la mia vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e truffaldino, ma andiamo avanti", ha detto la senatrice di +Europa).
"Emma Bonino, io sono una persona educata. Ho avuto per te solo parole di stima. Cerca però di non perdere il controllo di te stessa. Grazie" ha replicato su twitter Calenda, il quale, poi, non ha lesinato bacchettate sulle dita del segretario dem Letta reo, secondo lui, di aver fatto "una cavolata e la gente così non capirà".
"La scelta di rompere l'alleanza? l'hanno fatta loro come fu per l'alleanza col M5S" ha sottolineato. Infine i tempi per la chiusura del patto con Renzi: un incontro con “Matteo non è fissato, ci siamo visti in questi giorni e ci parliamo continuamente, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare. Sulle questioni di fondo però l'accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti" ha concluso.