Salvini capo della Lega muove all'assalto della diligenza. Obiettivo dichiarato la conquista id un ministero importante e un po' di leghisti da piazzare nei punti chiave del governo che verrà, sempre che vi sia ilm trionfo annunciato della destra alle prossime elezioni. Quanto sopra nel segno del ritorno della seccessione dei ricchi. Il presidenzialismo contro l'autonomia: l'oggetto dello scambio è proprio questo.
Come dire, a volte ritornano. Stavolta a dispetto di tutto, compreso il grande caldo che continua ad arroventare l'Italia. I dati segnalati dal Ministero della Saluti evidenziano una forte variazione dei decessi con incrementi fino a più ventuno per cento rispetto alla media storica. Quindicimila morti in più, stroncati dal caldo asfissiante e insopportabile, da maggio a metà luglio. Le alte temperature di un luglio-agosto infernale in Italia dopo i numeri tragici imposti dala pandemia. Promette tante cose Salvini, come da regola e tradizione dei politici candidati impegnati nell'agone elettorale.
Ma com'è messa la sua Lega? Bene certamente no sotto l'aspetto della condizione economica. Intanto forte è il rischio di non poter onorare la rata per i 49 milioni di euro truffati allo Stato. Quella spinosa questione dei rimborsi elettorali. La truffa chiusa con la confisca confermata dalla Cassazione e dall'accordo con la Procura di Genova. C'è un buco in bilancio nei conti della Lega. Il problemone deriva dalla decisione assunta a dicembre scorso dal Tribunale di Milano. In seguito all'ordinanza del giudice Orietta Miccichè in ordine al sequestro conservativo di 3 milioni di euro nei confronti della Lega Nord. Ma l'aspetto curioso e singolare della storia risiede nella persona proponente: Matteo Brigandi, ex legale del Carorccio ai tempi di Umberto Bossi senatur. Una vita nella Leg. Brigandi ha intrapreso da anni una battaglia giudiziaria nei confronti del partito guidato da Matteo Salvini.
La partita in corso in tribunale vale potenzialmente 9,5 milioni di euro. La cifra che l'implacabile Matteo Brigandi chiede alla Legsa Nord come pagamento della professione legale svolta e mai saldata. E per il ritardo nel frattempo accumulato. La rivelazione è frutto del lavoro investigativo dei giornalisti del Fatto Quotidiano. L'ammanco nei conti della Lega dovrebbe essere di circa mezzo milione. In raltà la tragedia non avrebbe ragione di esistere: la Lega tra i partiti italiani è quello che presenta una maggiore e migliore liquidità di cassa, 4,2 milioni alla fine dello scorso anno. Il sequestro di 500mila euro sarebbe comunque un brutto colpo per qualsiasi partito italiano in piena campagna elettorale.
Ancora di più per la Lega, con conseguenze facilmente immaginabili sul piano del consenso. Il giudice Orietta Miccichè, a dicembre, ha dato il via libera al sequestro dei primi 3 milioni in via conservativa. “Decisione necessaria, si teme per la mancanza di garanzie del credito”. Da qui la decisione di “iniziare a mettere al sicuro una quota del totale”. Otto mesi fa nelle casse della Lega i soldi non c'erano, oggi ci sono. Nel senso che presto dovrebbero arrivare. Il 15 agosto prossimo è infatti previsto, per i parttiti italiani, il primo acconto del 2X1000 per il 2022. Soldi freschi, la liquidità utilissima per finanziare la campagna elettorale. Una cosa è certa: i soldi della Lega affluiranno sui conti di Lega Salvini premier. Ma quelli in arrivo verranno bloccati dal Ministero dell'Economia.
Questo è quello, papale papale, che è stato scritto ai legali di Matteo Brigandi. “Questo ufficio provvederà ad accantonare quanto eventualmente dovuto, in ossequio a quanto disposto dal Tribunale di Milano”. La risposta arriva dal ministero, ricordando la scadenza di agosto. La Lega raccoglie soldi da due fonti: il partito personale di Salvini, il più ricco, e la Lega Nord, ridotta ai minimi termini, chiaramente al lumicino per quanto riguarda l'aspetto economico. Ma comunque tuttora attiva, perchè in debito con lo Stato di quei 49 milioni di euro della truffa sopra descritta. Al Ministero del Tesoro opera un sottosegretario che conosce molto bene l'intera questione. In considerazione del fatto che fino a settembre, prima di ricevere la nomina pubblica, seguiva la vicenda da una prospettica completamente opposta. Federico Freni era l'avvocato della Lega. Docente di diritto amministrativo, è stato proposto da Salvini dopo le dimissioni di Claudio Durigon.
L'anno scorso la Lega ha incassato dalla 2x1000 qualcosa come 485mila euro; 646mila l'anno prima. Più o meno i soldi che servono ogni anno per ripagare la truffa dei 49 milioni. La rata che il Carrocico si è impegnato a versare e è infatti di 600mila all'anno. Se il denaro in arrivo il 15 agosto verrà sottoposto a sequestro, mantenere l'impegno non sarà facile. L'insolvenza è davvero dietro l'angolo.
Franco Esposito