di Lorenzo Briotti
Giorgia Meloni e la Fiamma nel simbolo di Fratelli d'Italia. Il simbolo che caratterizzava il Movimento Sociale Italiano guidato da Giorgio Almirante potrebbe presto sparire dal simbolo. Una scelta che se avverrà sarà dettata dalla volontà di rassicurare l'elettorato moderato e i mercati, operazione a cui la presidente di Fdi sta lavorando ormai da alcune settimane.
Fratelli d'Italia presto senza la Fiamma nel simbolo?
La scelta romperebbe con la fiamma che rappresenta un chiaro riferimento al fascismo. Riferimento che, malgrado la Costituzione repubblicana e la sconfitta del regime, è rimasto fino ad ora in Fratelli d'Italia ed anche in altre formazioni neofasciste e della destra italiana. La fiamma simboleggerebbe infatti lo spirito fascista che risorge dalla tomba del regime. E il trapezio in baso alla fiamma rappresenterebbe la bara di Mussolini.
La scomparsa della Fiamma non può essere però questione di giorni. Per fare un'operazione del genere serve un congresso che si farà dopo le elezioni del 25 settembre.
Ad attaccare sulla fiamma è il centrosinistra. "Se la togliesse sarebbe meglio", spiega il ministro del Lavoro Pd Andrea Orlando. "Meloni dovrebbe spiegare perché nel simbolo di Fratelli d'Italia compare la fiamma tricolore, raffigurazione del regime che risorge dalla tomba del dittatore. Non basta dichiararsi non-fascisti, la nostra Costituzione è antifascista. Non fate i furbi per un voto in più", aggiunge l'ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Anche l'estrema destra chiede di togliere il simbolo
E un invito alla svolta arriva anche da Roberto Jonghi Lavarini, il "Barone Nero" di cui parlarono prima le Iene poi l'inchiesta di Fanpage.
"Meloni ha cambiato idea, diventando molto velocemente liberale, conservatrice, europeista, atlantista? Legittimo, ci mancherebbe, allora tolga definitivamente la fiamma tricolore missina e neofascista dal simbolo del suo nuovo partitone sistemico moderato".
All'epoca della nascita di Fratelli d'Italia la fiamma dell'Msi nel simbolo non c'era.Come racconta Repubblica, la fiamma tornò dopo che il partito della Meloni vinse una battaglia legale che permise al partito guidato dalla Meloni di appropriarsi della fondazione di Alleanza Nazionale.