Il fuorigioco è la regola tra le più discusse e complesse del calcio. Ed ora, in vista dell'inizio del campionato di Serie A, sabato 13 agosto, si cambia di nuovo con un'interpretazione della norma che renderà più soggettiva la valutazione dell'irregolarità da parte dell'arbitro.
Il cambiamento riguarda i difensori più che gli attaccanti. Da ora in avanti, difficilmente verrà convalidato un gol di un giocatore in fuorigioco dopo che la palla sia stata toccata dall'avversario. La decisione è stata presa giovedì 11 agosto durante un incontro degli arbitri di Serie A. Incontro capitanato dal designatore Gianluca Rocchi.
Cosa accadeva fino alla scorsa stagione
Fino alla scorsa stagione, se un difensore, nel tentativo di intercettare un passaggio o un tiro, toccava il pallone rimetteva sempre in gioco l'attaccante. Da oggi non è più così. Nell'80% dei casi si punirà chi sta beneficiando del tocco annullando la rete.
La novità è stata ispirata dalla finale di Nations League 2021. Kylian Mbappé, in quell'occasione aveva ricevuto il pallone in netto fuorigioco siglando il gol vittoria per la Francia. La marcatura venne considerata regolare in quanto un difensore spagnolo sfiorò il pallone poco prima che giungesse all'attaccante.
Il caso fu talmente eclatante e per questo si è deciso di cambiare, non solo in Italia ma nel regolamento generale di tutto il Calcio mondiale. La decisione è stata infatti presa dall'Ifab, L'International Board garante delle regole del calcio. E il calcio italiano si è adeguato.
La discrezionalià dell'arbitro
La nuova interpretazione verrà affidata alla discrezionalità dell'arbitro. Il rischio è creare molti casi limite in cui, in merito allo stesso episodio, ci possano essere due valutazioni differenti.
A tal proposito si è cercato di fissare alcuni paletti per rendere più oggettiva la valutazione come quella in cui, se un giocatore che tocca il pallone in scivolata, non rimette mai in gioco l'attaccante.
L'Aia, l'Associazione Italiana Arbitri, ha già inviato i documenti ai responsabili arbitrali dei club. Questi ultimi ne parleranno con i giocatori con lo scopo di analizzare con i diretti interessati la nuova regola.