Guerra in Ucraina: la situazione della centrale nucleare di Zaporhizhzhia preoccupa il mondo. L'appello dell'Onu "a cessare immediatamente tutte le attività militari nelle immediate vicinanze dell'impianto" è rimasto, per ora, inascoltato. Anche ieri, infatti, sono giunte notizie di nuovi attacchi nella zona. Ma su chi sia stato a scagliare, per primo, la pietra, è il solito rimpallo di responsabilità. L'ente nazionale ucraino per l'energia, Energoatom, ha infatti accusato i russi, denunciando cinque raid scagliati nei pressi di un deposito di sostanze radioattive. Funzionari filo-russi, invece, hanno denunciato che sarebbe stata l'Ucraina ad aver effettuato nuovi raid verso la centrale di Zaporizhzhia. Tutto questo mentre sul campo, la guerra - giunta sulle soglie del 170esimo giorno - continua, più feroce che mai. La scorsa notte altre bombe sono cadute su Nikopol e Mykolaiv mietendo vittime. Nel frattempo un'immagine satellitare di una compagnia statunitense privata ha mostrato un aereo distrutto in un'esplosione all’interno di una base russa in Crimea. Mosca ha parlato di “incidente”, ma gli analisti occidentali affermano che è improbabile. Kiev non ha rivendicato l'attacco, sebbene il ministero della Difesa abbia fatto riferimento alle esplosioni in un tweet.