Da qui al 25 settembre ne sentiremo delle belle. Destra contro Sinistra, Sinistra contro Destra, attacchi senza fine da una parte delle altre. La giornata di ieri è stata contraddistinta dall’attacco della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nei confronti, in pratica del Partito democratico, reo in pratica di essere sempre al governo senza mai essere eletto. La Meloni ha preso spunto dalle polemiche dopo le parole di Silvio Berlusconi sul presidenzialismo. Il Cav parlando della riforma pochi giorni fa in un'intervista radio ha detto che sarebbero "necessarie le dimissioni di Mattarella" in caso di approvazione della legge costituzionale. Ad alimentare la polemica esplosa subito dopo le dichiarazioni è stato il segretario del Pd, Enrico Letta: "Aver voluto mettere dentro il fuoco della campagna elettorale il Quirinale rappresenta un drammatico errore che ha fatto la Destra". Poi l'aut aut del segretario democratico: "Siamo di fronte a una scelta storica, o si sta dalla parte della difesa della nostra Costituzione o dalla parte dello stravolgimento della Costituzione" ha dichiarato il capo dem, rimarcando che la riforma del presidenzialismo, che propone il Centrodestra "non va bene, il nostro Paese ha bisogno di un Parlamento che possa interpretare le diverse anime del Paese". E non è mancata nemmeno la stoccata sul presidenzialismo della Destra, "non è un'idea della Meloni. Era presente infatti nella relazione che Giorgio Almirante fece al Congresso di Napoli del Movimento sociale italiano". La risposta della diretta interessata non si è fatta attendere e con post la leader di Fratelli d'Italia ha spiegato per quale motivo la sinistra avrebbe tanta paura della riforma che cambierebbe l'elezione del Capo dello Stato: "Anni e anni al governo senza vincere un'elezione - ha scritto Meloni - per questo alla sinistra fa così paura il presidenzialismo. Noi, invece, non temiamo il giudizio degli italiani e vogliamo restituire forza alla volontà popolare". Già la leader di Fratelli d'Italia - appena esploso il caso aveva consegnato alle agenzie la sua replica al vetriolo: "Riteniamo che gli italiani debbano avere il diritto di eleggere direttamente il Capo dello Stato".