Di Matteo Forciniti
Dopo la nota vicenda di Roco Morabito la giustizia italiana bussa un’altra volta alla porta dell’Uruguay. L’Italia ha chiesto ufficialmente l’estradizione di Pedro Leone, un uomo di 63 anni condannato a Milano trent’anni fa per l’omicidio di una donna e possesso illegale di armi.
La richiesta, come anticipato da El País, è stata ricevuta dalla Dirección de Crimen Organizado e dall’Interpol. L’udienza che era stata fissata per la giornata di ieri è stata posticipata a mercoledì in base a una richiesta della difesa come ha stabilito la sentenza del giudice del caso, Marcelo Souto.
Pedro Ignacio Leone Etchart si trova attualmente in carcere in Uruguay dove dovrà scontare una condanna fino alla fine didicembre del 2023. Il suo arresto avvenne nel 2015 per il sequestro -opera di una banda di cui lui era considerato il leader- di una donna in un caso che all’epoca commosse l’opinione pubblica uruguaiana: Milvana Salomone venne sequestrata nella zona del Parque Batlle e liberata un mese dopo in seguito al pagamento di un riscatto.
Leone era riuscito ad evadere la giustizia italiana già una volta in passato: dopo la condanna a 23 anni emessa nel 1992 dal Tribunale di Milano si era rifugiato per un periodo in Spagna negli anni in cui tanti mafiosi seguivano questo stesso percorso per cercare di evitare il carcere. Nel 1999 il Tribunale Costituzionale annullò la richiesta di estradizione presentata dall’Italia sostenendo che l’imputato era stato condannato in contumacia, ovvero era stato assente durante il dibattimento.