L'omicidio di Darya Dugin è stato "un crimine vile e crudele". Parole, queste, del presidente russo, Vladimir Putin, in un messaggio di condoglianze inviato alla famiglia della politologa uccisa sabato in un attentato vicino a Mosca.
Le autorità ucraine hanno fatto sapere di non avere nulla a che fare con l'esplosione dell'auto, ma le autorità russe hanno aperto un procedimento penale per omicidio, seguono tutte le piste: secondo l'Fsb l'autore è una cittadina ucraina, Natalya Vovk, fuggita in Estonia dopo l'attentato.
Dugin ha definito l'omicidio della figlia "un attacco terroristico compiuto dal regime nazista ucraino". Il filosofo russo ha affermato che "i nemici della Russia l'hanno uccisa vilmente e che Darya non ha mai invocato la violenza".