di Sandra Echenique
L'Italia, terra di santi, poeti, navigatori, ma anche scienziati, artisti, inventori, eroi... Un elenco lunghissimo che è diventato famoso in tutto il mondo. Ma forse in pochi sanno che in questa lista che non finisce mai, si deve aggiungere anche il sacrificio, per certi versi particolare, di un vigile del fuoco. Ma non Italia, bensì a migliaia di chilometri di distanza, in Perù. Infatti, come ha ricordato 'La Republica', quotidiano peruviano, il primo pompiere che perse la vita nel Paese andino mentre svolgeva la propria missione, fu un italiano: Juan Bautista Berninzoni e il suo sacrificio non è stato dimenticato infatti a San Isidro, quartiere di Lima, c'è un parco che porta il suo nome. Berninzoni morì il 10 dicembre 1870, a soli quarant'anni, mentre con il suo battaglione, Roma 1, cercava di spegnere un incendio che era scoppiato nel convento La Merced. Una storia drammatica, ma che anche oltre 150 anni dopo, riporta il coraggio, l'abnegazione degli italiani lontani dalla loro patria.
Ma come fece Berninzoni a diventare pompiere in Perù? Lasciò l'Italia con il fratello Tommaso Agostino, a metà dell'800, attratto dalle opportunità che il Sudamerica offriva agli emigranti. All'inizio Giovanni Battista, che poi divenne Juan Bautista, con il fratello si occupava della riparazione delle carrozze, lavorando anche nel settore delle costruzioni. Nulla a che vedere con i pompieri, ma nel frattempo non troppo lontano a Valparaiso, in Cile, l'armada spagnola distrusse il porto minacciando di espandere il suo attacco anche nel vicino Perù. Ecco allora che il sindaco di Lima, Pablo Antonio Salinas, chiamò a raccolta le comunità straniere al fine di poter integrare le unità già presenti dei vigili del fuoco. C'è anche da aggiungere che nel Paese sudamericano il pompiere è un lavoro da volontario e secondo quanto racconta 'Historia del cuerpo de bomberos voluntarios del Perù' la prima unità degli uomini in rosso sul territorio nazionale fu la Compañía de Bomberos Unión Chalaca che fu fondata nel 1860. All'inizio con volontari locali ai quali poi si aggiunsero anche gli stranieri.
Ecco allora, per tornare alla minaccia spagnola, che furono reclutati emigranti provenienti da Francia, Svizzera e Italia in particolare che contribuirono alla creazione delle prime unità straniere tra le quali, forse la più celebre, Roma 1, fondata il 15 aprile 1866 e che accolse Berninzoni. Ma a Callao nel 1868 nacque anche l'unità Italia, mentre a Chorrillos e ancora Callao rispettivamente nel 1872 e 1873 videro la luce due compagnie denominate Garibaldi. Berninzoni nei quattro anni di servizio come vigile del fuoco volontario a Lima, divenne tenente, ma anche supervisore del Hospital de Sangre, che accoglieva i feriti più gravi. Poi ecco il 10 dicembre 1870. Le 8 di sera quando le campane della Chiesa di San Pedro, cominciarono a suonare ininterrottamente: il convento La Merced era avvolto dalle fiamme. Allertate immediatamente le unità volontarie dei pompieri di Lima, Francia e Italia.
E fu proprio Roma 1, la compagnia di Berninzoni, che per prima arrivò per domare il furioso incendio scoppiato per una candela dimenticata accesa da un frate. A un certo punto però il tetto del convento non resse più e crollò ferendo diversi pompieri, tra i quali, il più grave fu proprio il tenente Berninzoni che poi morì per le ferite riportate e sepolto, il 12 dicembre, al cimitero General de Lima. Successivamente il suo sacrificio fu ricordato con una targa in bronzo posta in una porta laterale della chiesa de La Merced e poi con il parco a San Isidro.