DI MATTEO FORCINITI
Si sta mettendo in moto la macchina organizzativa per le elezioni italiane in Uruguay. Oggi, venerdì (2 settembre) inizieranno a essere spediti i plichi elettorali presso i domicili degli elettori come ha informato a Gente d’Italia il capo della cancelleria consolare di Montevideo Alessandra Crugnola.
Così come è stato fatto in passato anche questa volta il processo organizzativo verrà fatto in collaborazione con il Correo Uruguayo e Abitab mentre la stampa delle schede dovrebbe essere affidata come da tradizione alla tipografia Imprimex che ha sempre coperto ogni appuntamento elettorale. Il Correo -ovvero le Poste- sarà l’incaricato di consegnare i plichi agli elettori che dovranno poi portarli presso una delle succursali di Abitab: questa società avrà il compito di restituire queste schede votate all’Ambasciata dove dovranno pervenire entro le ore 16 di giovedì 22 settembre. Se entro l’11 settembre non è ancora arrivata a casa la busta con il materiale per votare, bisogna fare richiesta di un duplicato.
94.469 sono i cittadini italiani in Uruguay abilitati a votare in queste elezioni anomale caratterizzate da una sola candidatura: per la prima volta nella storia qui si presenta un solo candidato, Filomena Narducci con la coalizione che sostiene il Partito Democratico (l’italouruguaiana Ivana Mainenti che si presenta al Senato con il Movimento 5 Stelle vive in Piemonte). Realisticamente, stando ai numeri in questione, sembra alquanto impossibile per l’Uruguay riuscire a eleggere un suo parlamentare, cosa che non è mai successa. Bisogna anche considerare che adesso il numero degli eletti all’estero è diminuito per via dell’ultima riforma costituzionale che dà alla circoscrizione dell’America meridionale 2 seggi alla Camera e 1 al Senato.
Oltre alla minaccia dei brogli -più temuta altrove che qui- la grande sfida ancora una volta sarà quella della partecipazione dopo i numeri impietosi ripetuti ciclicamente in ogni tornata: alle ultime elezioni del 2018 l’affluenza fu del 23%, ancora più oscena fu la percentuale raggiunta con il voto per il Comites nel dicembre del 2021 con 3600 votanti. Una miseria per un paese che in passato poteva vantare alle elezioni italiane uno dei tassi di partecipazione più alti al mondo.