Mai a quota Lukoil. Di Lukoil compagnia petrolifera russa era presidente del Consiglio di Amministrazione Ravil Maganov. Ultimo domicilio conosciuto di Maganov un ospedale in Russia. Ospedale a più piani, piano d’ospedale con finestre. Da una finestra del sesto piano dell’ospedale è venuto giù Maganov. Venuto giù…capita. Solo i maligni e malevoli asserviti alla Nato e i guerrafondai al soldo Usa, solo i bellicisti cattivi d’animo e di natura possono in tale triste circostanza ricordare, intignare, insinuare. Lukoil e Maganov nella Russia avevano detto “guerra”. Non per farla ma per criticarla e per chiamare quel che Putin fa in Ucraina con il suo nome: guerra. Era stato detto da Lukoil, senza clamore e strida ma sommessamente, che la guerra non conveniva e che poteva essere sbagliata nelle premesse e dannosa nelle conseguenze. Sbagliata e dannosa per la Russia prima ancora che per l’Ucraina.
Caso ha voluto, solo il caso ha voluto la assoluta coincidenza che Maganov imboccasse la finestra al sesto piano dell’ospedale. E quindi non vanno tratte conclusioni affrettate e denigratorie nei confronti del regime di Mosca, solo il caso…Caso che però consiglia, se e quando mai si dovesse andare a dialogare con Putin, di farlo restando rigorosamente a pianterreno. Mai salire a quota Lukoil.
Ales. Cami.