NEW YORK - Gli investigatori hanno sequestrato negli ultimi sei mesi al Metropolitan Museum di New York 27 opere d'arte antiche per un valore di 13 milioni di dollari, acquistate dal prestigioso museo per mostrare la gloria dell'antica Roma, della Grecia e dell'Egitto, ma ritenute frutto di saccheggi.
Di queste 21 sono italiane, per un valore stimato di 10 milioni di dollari, mentre sei sono egiziane (3,2 milioni).
Lo riferisce il New York Times. Saranno restituite ai Paesi d'origine con una cerimonia in programma la prossima settimana.
Alcuni di questi oggetti - scrive il NYT - sono passati per le mani di persone a lungo sospettate di aver trafficato antichità, come Gianfranco Becchina, che ha gestito una galleria in Svizzera per decenni prima di essere indagato in Italia nel 2001 per operazioni illegali. Ma gran parte delle opere è entrata nella collezione del Met ben prima che Becchina fosse incriminato. Il museo ha spiegato che le informazioni sugli oggetti italiani sono state rese disponibili solo recentemente dagli investigatori del district attorney di New York e di aver pienamente collaborato con le autorità, garantendo che l'esame delle acquisizioni è diventato più rigoroso negli ultimi 20 anni. Uno degli oggetti più preziosi è una tazza per bere in terracotta del 470 a.C, valutata 1,2 milioni di dollari, portata direttamente dalla galleria di Becchina nel 1979. Un altra opera, una statuetta di terracotta di una divinità greca del 400 a.C. è un regalo fatto nel 2000 da Robin Symes, un antiquario britannico coinvolto nella vendita di una statua gigante di Afrodite acquistata nel 1998 dal Getty Museum per 18 milioni di dollari e poi restituita all'Italia nel 2007.