I campani prendono più pasticche di Viagra di tutti in Italia. I toscani sono in testa per il consumo di antidepressivi. A svelare questi ed altri dati è il rapporto Osmed dedicato all’uso dei medicinali in Italia. I dati si riferiscono al 2021 e sono stati presentati dall’Aifa. Analizzandolo si scopre che nessuno ha assunto tanti farmaci contro la disfunzione erettile quanto chi abita in Campania.
Campani prima nel consumo di Viagra e simili - La spiegazione potrebbe essere legata al fatto che si tratta di una regione che ha una popolazione più giovane rispetto a chi vive al Centro e al Nord. E così in un giorno ci sono 7,3 persone ogni mille che prendono la pillola blu. Quasi il 50% in più della media italiana che da anni vede una crescita di medicine utili a combattere la disfunzione erettile, rallentata solo nel 2020 per via del lockdown.
Toscana prima negli antidepressivi - A seguire c’è invece una regione che ha tanti anziani. Si tratta della Toscana, una delle regioni con più “vecchi” d’Italia. la Toscana ha un primato che però con l’età adulta può essere spiegato solo in parte: il consumo di antidepressivi. Sono infatti più di 66 (su mille) ad assumerli ogni giorno contro una media nazionale di 44.
La depressione in Toscana non risulta essere più alta che altrove. Come spiega l’ordinario di psichiatria di Firenze Valdo Ricca, in Toscana “abbiamo una tradizione culturale nell’uso di questi farmaci. Sappiamo che possono essere utilizzati per disturbi diversi dalla depressione, ad esempio nell’ansia, nel dolore cronico o nell’insonnia. Noi e i medici di famiglia non usiamo troppo gli antidepressivi. Anzi, ne andrebbero prescritti di più”.
Liguri in testa invece negli ansiolitici - Analizzando i dati se ne scopre un altro curioso. Il primato ligure (altra regione tra le più “vecchie” d’Italia insieme alla Toscana) nell’uso di ansiolitici: benzodiazepine, sedativi e ansiolitici come lo Xanax o il Valium. In questo campo i liguri staccano tutti gli altri e non di poco. Sono infatti 83 persone su mille che ogni giorno prendono una dose contro la media di 54.
Aifa mette in guardia sui rischi di uso inappropriato: “Riguarda l’utilizzo di dosaggi non terapeutici, le prescrizioni per tempi non adeguati e troppo lunghi, l’utilizzo autoterapico” e altri fattori. Senza dimenticare che creano dipendenza.