di Roberto Zanni
Sabato in Vaticano si è ripetuta una cerimonia usuale quando un nuovo ambasciatore viene nominato per rappresentare il proprio Paese nella Santa Sede: la tradizionale presentazione delle lettere credenziali. Ma se, come sempre subentra un po' di emozione per trovarsi davanti al Sommo Pontefice, questa volta non c'è dubbio che si è trattato di molto di più. Infatti se da una parte c'era Papa Francesco, di fronte ecco la nuova ambasciatrice del Paraguay, María Leticia Casati Caballero la cui storia, per molteplici aspetti, merita di essere raccontata perchè porta con sè aspetti senza dubbio poco frequenti. Marìa Leticia Casati è dallo scorso luglio nuova ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria presso il Vaticano, incarico conferitole dal presidente del Paraguay Mario Abdo Benítez. Ed è stata la stessa diplomatica a raccontare, con una certa commozione, i motivi che hanno reso di questa nomina ancora più speciale.
"Innanzitutto - ha spiegato in una recente intervista a El Nacional - si tratta di una grande emozione perchè sono ambasciatore di carriera e tutta la vita mi sono preparata per questo, è la mia professione. E per un diplomatico di carriera arrivare a essere titolare di una ambasciata è ovviamente il massimo. Inoltre rappresentare il mio Paese alla Santa Sede ha un significato molto speciale dal momento che mio padre, Luis Ángel Casati, è stato il primo ambasciatore in Vaticano del Paraguay nell'era democratica. Allora poter seguire i suoi passi mi emoziona abbastanza, non c'è dubbio. Mio padre fu un uomo che diede tutto e onorò questa carica e per me è un onore doppio e rgrande esponsabilità assumere questo incarico perchè non c'è solo la parte professionale, ma si aggiunge quella emozionale e degli affetti: spero di poter portare a termine ciò che mi chiede il mio Governo e allo stesso tempo onorare la memoria e la gestione di mio padre. Il 13 novembre ricorrono sei anni dalla sua scomparsa e credo che se fosse ancora vivo sarebbe emozionato per la mia designazione. Ma posso aggiungere che alla Santa Sede mi sentirò come a casa perchè all'inizio degli anni '90, quando mio padre divenne ambasciatore, lo accompagnai tante volte e vidi personalmente l'affetto e la relazione che ebbe con Giovanni Paolo II".
Sua Eccellenza Marìa Leticia Casati ha 55 anni, 27 di carriera diplomatica, sposata, tre figli e con una passato molto vicino all'Italia, non solo per il ruolo che ebbe il padre Luis Ángel. Infatti la neo ambasciatrice del Paraguay presso la Santa Sede, dopo la laurea in Diritto ottenuta ad Asuncion alla Società italiana per l'organizzazione internazionale (Sioi), un ente che opera sotto l'egida del Ministero degli Affari Esteri, fondato nel 1944 da Alcide De Gasperi, con sede a Roma e sezioni distaccate a Torino, Milano e Napoli. L'anno seguente, 1994, ha preso parte a specifici corsi dedicati alle relazioni internazionali del Ministero degli Affari Esteri. E da lì è iniziata la sua carriera che ora l'ha riportata in Italia. "Ed essere donna - ha concluso - significa molto, perchè il Papa ci ha sempre dato molto rilievo, anche all'interno della Chiesa".