Franco Esposito
Il dottor quiz. Proteste come se piovesse. Il cosiddetto quizzone manda in bestia gli aspiranti medici. Che razza di concorso è mai questo? Rabbiose le lamentele in tutta Italia, cento minuti appena per rispondere ai quesiti più disparati, ma si può? Si deve. Le proteste generalizzate in attesa della riforma. "Dal volo della gazza a Corrado", e non sono stati troppi quelli che si sono raccapezzati nei meandri del quizzone criticatissimo. Ma alla fine come andrà, in quanti saranno quelli baciati dalla fortuna di essere ammessi? Passerà uno su quattro, lo dicono i numeri. Oltre 60mila gli studenti iscritti per l'accesso a Medicina, Chirurgia, Odontroiatria e Protesi Dentaria: andranno avanti in 15.876. Il concorsone si è svolto martedì in tutta Italia. I più fortunati e bravi potranno perseguire l'obiettivo e indossare alla fine il camice bianco.
Il quiz ministeriale – 60 domande non facili – 23 quesiti e risposte multiple di biologia, 15 di chimica, 13 di matematica e fisica, 4 di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi e 5 di ragionamento logico. A corredo, e nessuno ne avvertiva il reale bisogno, il rituale in bocca al lupo del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Tesi come corde di violino i candidati, ovviamente. Tutti in ogni angolo d'Italia. E quasi tutti a lamentarsi: "Abbiano studiato tre anni per superare questo test". In pratica un vero e proprio coro, risuonato uguale in ogni angolo del Paese. "La tensione? Per dormire ho dovuto mandare giù la melatonina", per dare un'idea in quali condizioni di spirito si è presentata all'esame la maggior parte dei candidati. Le confessioni a fare da pendant all'ennesimo flash-mob, all'esterno della sede d'esame, contro il numero chiuso.
Qua e là, le proteste hanno assunto toni molto alti. Hanno caratterizzato la mattinata in tutta Italia, facendo da contraltare alla prova d'esame. Il quizzone mai sufficientemente odiato e maledetto, da Torino a Palermo, da Nord a Sud. E non è finita: le manifestazioni proseguiranno nei prossimi giorni. Avranno il loro momento clou nei sit-in annunciati in diverse città italiane. Uno su tutti, quello all'Unione degli universitari alla Sapienza di Roma. Mentre gli organizzatori delle proteste, in generale tutte giustificate, plausibili, corrette, insistono su un fondamentale concetto: "L'Università deve essere pubblica, aperta e accessibile a tutte e tutti. Il superamento dle numero chiuso è assolutamente necessario e possibile solo partendo da un valido piano di investimenti".
Il piano pensato e proposto insiste sull'aumento del numero dei docenti e delle aule. I laboratori dovranno garantire una didattica di qualità. A Palermo è spuntato uno striscione così concepito: "La pandemia non ha insegnato nulla. Stop ai test d'ingresso".
Parole e gesti, scritti e a voce, ruotano infatti intorno ad un unico concetto basilare. L'abolizione dei test d'ingresso a medicina. A Torino Lingotto i militanti del Fronte della Gioventù Comunista hanno attaccato i politici. "Siete voi i colpevoli dello smantellamento sistematico dell'SSN, il Sistema sSantiario Nazionale". Un meccanismo definito datato e selettivo contro cui si sono schierati anche il direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassotti, e il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
L'anno prossimo dovrebbero entrare in vigore i Tolc, test di valutazione online. I candidati saranno messi a dura prova da sessanta domande a risposte multiple in cento minuti. Tra i test sul ragionamento è prevista anche una domanda su un tema di assoluta attualità: l'aumento del costo dell'energia elettrica nel 2022. La teoria della selezione naturale di Darwin farà parte degli argomenti a carattere scientifico. E poi?
E poi, c'è di tutto un po'. Tra gli argomenti di cultura generale, la richiesta di indicare il significato di Def e la domanda su quale è l'obiettivo della Constituio de feudis o Edictum de beneficiis, l'editto emanato nel 1037 dall'imperatore Corradino II il Salico, dei Franchi Orientali. E anche il calcolo del volo della Gazza, a voler complicare eventualmente "l'ufficio affari semplice già complicato di suo".
Ma i dati relativi al concorsone contestato quando saranno pubblicati? Il ministero dell'Università ha assicurato che si conosceranno il 14 settembre. Dove? Nell'area riservata su Universitaly di ogni candidato. Il punteggio in forma anonima. Cisun candidato potrà visionare il proprio compito; la graduatoria di merito si conoscerà il 29 settembre.
Solo allora gli aspiranti medici sapranno se ce l'avranno fatta. Nel senso che scopriranno se sono riusciti a raggiungere almeno il primo gradino del sogno. Personale e professionale. In Italia sono una marea, più di 60mila quest'anno.