Depositphotos

Sono circa 419mila le persone che hanno lasciato la Russia nella prima metà dell'anno, più del doppio rispetto ai 202mila dello stesso periodo del 2021. Lo riferisce Rosstat, l'istituto nazionale di statistica russo.

"Il numero di coloro che hanno lasciato la Federazione Russa è aumentato di 216.500 persone, ovvero di 2,1 volte", ha affermato Rosstat. Quelli in partenza non sono solo cittadini russi, ma anche migranti per lavoro provenienti dai paesi vicini. Quasi 80mila persone hanno scelto come meta l'Ucraina, invasa da Mosca il 24 febbraio scorso. Le altre destinazioni principali sono gli ex stati sovietici del Tagikistan, Armenia, Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan.

Mosca attrae tradizionalmente immigrati dalle ex repubbliche sovietiche, ma nell'anno in corso la tendenza sembra essersi invertita: 369mila persone hanno lasciato la federazione russa per gli ex stati sovietici a fronte di 295mila soggetti in entrata.

Oppositori politici hanno scelto l'esilio e tanti giovani specializzati sono fuggiti dal Paese in cerca di opportunità migliori. Grandi comunità russe si sono formate in Armenia e Georgia.  La popolazione russa è diminuita di circa 480mila persone (-0,33%), rispetto alle 307mila dello stesso periodo del 2021.