Egregio Direttore,
Tanti italiani residenti all'estero, per varie ragioni hanno perso la cittadinanza italiana e oggi, è arrivato il tempo di riacquistarla. Il modo è semplice ma serve un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli eletti all'estero. Ne è convinto il dottor Pasquale Nesticò, candidato nella ripartizione America Settentrionale e Centrale per il Partito Democratico.
Il riacquisto della doppia cittadinanza è il cruccio di Deputati e Senatori eletti dal 2006 all'estero, ma fino a questo momento i risultati sono stati nulli. Spesso le proposte si sono fermate nelle varie commissioni e nemmeno con il Governo Draghi si è riusciti nel passo successivo, nonostante coinvolgevano tutti i partiti degli eletti all'estero. Serve un'azione incisiva con un obiettivo preciso e unico per tutti. Pasquale Nesticò da anni si batte affinché gli italiani all'estero possano riacquistare la doppia cittadinanza, iniziando proprio da chi è nato in Italia. L'emigrazione e le leggi degli altri stati, quando ancora non era permessa la doppia cittadinanza, hanno messo con le spalle al muro milioni d'italiani, che sono emigrati per un futuro migliore.
Ora l'Italia ha la possibilità di riscattarsi con loro, offrendogli una nuova possibilità. La legge numero 91 del 5 febbraio 1992 andrebbe rivisitata e cambiata in meglio, anche in virtù degli accordi internazionali in particolare con gli stati del Nord e Centro America, dove gli italiani immigrati sono un alto numero. Infatti, gli italiani nella ripartizione Nord e Centro America sono molto di più dei 505.567 iscritti all'AIRE (Anagrafe internazionale dei residenti all'estero). La modifica di questa legge non intralcia lo ius soli anzi, al contrario lo rafforzerebbe.
Gli italiani nel mondo hanno portato con sé l'attaccamento alle proprie radici, alla lingua e alla cultura, promozionandole in maniera esemplare. Hanno contribuito alla crescita dei paesi che li hanno ospitati e quelli che hanno lasciato e oggi per loro, l'ottenimento della doppia cittadinanza sarebbe il giusto riconoscimento per ciò che hanno fatto. Anche e soprattutto per questo il dottor Pasquale Nesticò, candidato nella ripartizione America Settentrionale e Centrale per il Partito Democratico si batte.
<<E' vergognoso che oggi chi è nato in Italia ed è emigrato all'estero non possa ricevere la doppia cittadinanza. Ci sono milioni d'italiani che costantemente chiedono un cambio di legge, con l'apertura di una finestra che possa contribuire al riotteni mento. Certamente in Parlamento e nelle Commissioni bisogna fare di più. Come mio obiettivo, una volta eletto Senatore, sarà costituire un gruppo di Parlamentari esteri che lavori in questo senso. Da tutte le parti politiche dobbiamo dare delle risposte concrete all'elettorato. Dopo quasi 20, anni, giorno in cui abbiamo partecipato per la prima volta a un'elezione italiana, qualcosa deve cambiare. I mezzi ci sono tutti, non possiamo nasconderci. Quello che ci manca è la forza di volontà, un gruppo di 18 Parlamentari tra Senatori e Deputati, ha un certo peso al momento del dibattito. Dobbiamo fare capire ai colleghi eletti che gli italiani all'estero sono nostri fratelli e che bisogna rafforzare il legame. Sono sicuro che con queste azioni, uniti al lavoro delle varie Commissioni e alla diplomazia si possa conseguire questo risultato storico. Ci vogliono dei compromessi anche politici, che io proporrò, per il bene degli italiani che vivono nel mondo e che hanno dovuto rinunciare alla propria cittadinanza. Questo non esclude che non si possa ragionare insieme sullo ius soli, anzi andrebbero a braccetto. Chi è nato in Italia deve essere italiano, a maggior ragione chi è emigrato per costruirsi un futuro migliore >>.
Pasquale Nesticó
candidato Pd al Senato