Dunque, un bel po’ di soldi arriveranno prossimamente agli stati membri dell’Unione europea con l’obiettivo di arginare in qualche modo la crisi energetica che sta portando a un aumento molto importante delle bollette telefoniche. Ovviamente il tutto legato al conflitto in Ucraina. Ieri Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, è stata molto chiara: “Milioni di europei hanno bisogno di sostegno. Gli stati membri dell'Ue hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie vulnerabili. Ma sappiamo che non sarà sufficiente. Per questo motivo proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli stati membri per attutire il colpo direttamente”.
La von der Leyen ha poi aggiunto che la Commissione europea ritiene adesso che “il mercato elettrico europeo non funziona più con le regole attuali e che i consumatori hanno il diritto di trarre beneficio dai prezzi bassi dovuti alle fonti rinnovabili”. È questa la nuova linea di Bruxelles dopo che per mesi ha ripetuto il mantra del 'non si toccano le regole del mercato elettrico'. La presidente ha detto all'Europarlamento che l'obiettivo è il 'disaccoppiamento' dei prezzi del gas dalla formazione dei prezzi dell'elettricità: "Occorre disaccoppiarsi dall'influenza del gas sull'elettricità con una complessiva profonda riforma del mercato elettrico” che avverrà a fine anno.
Non è mancato, da parte della von der Leyen, un attacco a Mosca: “La solidarietà dell'Europa nei confronti dell'Ucraina rimarrà incrollabile. Fin dal primo giorno, l'Europa è stata al fianco dell'Ucraina. Con armi. Con fondi. Con l'ospitalità per i rifugiati. E con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto. Il settore finanziario della Russia è in crisi”. E ha aggiunto: “Voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere. Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza”.