di Matteo Forciniti
Tanto amore per il calcio e ancora una volta quel rito intramontabile delle figurine: in Uruguay sta letteralmente spopolando l’album Panini per i prossimi Mondiali che si può trovare in vendita ovunque dal supermercato alla farmacia, dai piccoli chioschi ai grandi centri commerciali.
A poco meno di due mesi dall’inizio dei Mondiali del Qatar qui è tornata a respirarsi quella grande passione che unisce grandi e piccoli, tutti amanti delle figurine. Secondo i primi calcoli ufficiali, le vendite di questa edizione dovrebbero superare quelle del 2018 che erano state già un trionfo con 9 milioni di bustine: attualmente in tutto il paese ci sono 25mila punti di vendita che vengono quotidianamente presi d’assalto facendo spesso registrare il tutto esaurito pochi giorni dopo gli arrivi. Anche la piattaforma di e-commerce MercadoLibre ha fatto registrare numeri record sulle ricerche per gli album e i pacchi con più bustine.
In Uruguay la vendita dell’album è stata lanciato un mese fa e man mano che ci avviciniamo al grande appuntamento la sua popolarità sembra in grande crescita. Le bustine con le figurine vengono da San Paolo in Brasile dove c’è un’azienda che lavora 24 ore su 24 per riuscire a soddisfare una domanda pazzesca.
“Si può dire che in Uruguay c’è quasi un album per famiglia” ha affermato Nicolas Lerner, rappresentante dell’azienda modenese nata all’inizio degli anni sessanta su impulso dei fratelli Benito e Giuseppe Panini specificando: “La collezione delle figurine non ha genere o età. Riguarda trasversalmente tutta la società”.
Sbarcata ufficialmente a Montevideo in occasione dei Mondiali di Francia ‘98, la Panini è rappresentata dal 2002 da un’azienda locale che vanta una lunga esperienza nel settore delle figurine.
Il successo dell’album italiano arrivò qualche anno dopo però, nel 2010, con il torneo del Sud Africa accompagnato da una grande prova della “Celeste”. “Quell’edizione” -ricordano i responsabili- “fu un vero e proprio punto di svolta per la popolarità dell’album. La nostra nazionale non si qualificava da tanto tempo e poi raggiunse un ottimo risultato con le semifinali generando tanto entusiasmo tra i tifosi”.
A partire da allora in ogni edizione le vendite sono cresciute massicciamente con una curva che non smette mai di salire: tanto nel 2014 come nel 2018 la gente si autoconvocava nei pressi dello stand ufficiale situato in un centro commerciale per scambiarsi le figurine, una scena che potrebbe ripetersi anche questa volta. L’attività di scambio attraverso il passaparola continua ad essere lo strumento fondamentale se si vuole riempire un album che contiene 638 figurine in totale con 32 nazionali.
Ma quali sono le ragioni che portano in ogni edizione l’album dei calciatori a ripetere sempre il boom in questo paese? C’è innanzitutto il dna del fútbol che è fortemente radicato nella popolazione e si alimentata da una passione quotidiana che non c’è solo una volta ogni quattro anni. L’altro fattore è la grande tradizione dei collezionisti che ha radici più lontane ed è esploso intorno agli anni novanta.