Crescono i timori legati a un possibile ricorso da parte di Putin alle armi nucleari. Gli ultimi sviluppi della cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina, con le truppe di Mosca in ritirata e i soldati di Zelensky a riconquistare migliaia di chilometri persi nelle prime fasi dell'invasione, potrebbero indurre lo zar ferito e frustrato ad affidarsi a soluzioni disperate per salvare il salvabile. Ossia il potere.
Sollecitato sull'argomento dal giornalista Scott Pelley nel corso della trasmissione "60 Minutes", il presidente statunitense Joe Biden ha così risposto a specifica domanda: "Se Putin considerasse di usare armi chimiche o nucleari, cosa gli direbbe?". "Di non farlo", la replica di Biden.
"Il volto del conflitto cambierebbe come non accadeva dalla Seconda guerra mondiale. Conseguenze? Ovviamente non le dico. Ma sarebbe consequenziale - ha aggiunto Biden - Diventerebbe ancora di più paria nel mondo, e in base alle dimensioni determineremmo la risposta".
E Mosca? Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha trattato la questione in risposta a una domanda formulata nella consueta conferenza stampa sul conflitto in Ucraina: "Tutto è indicato nella dottrina nucleare della Federazione Russa".