Conto alla rovescia per il "rompete le righe". Mancano poco meno di una sei giorni, ormai, all'appuntamento con le Politiche, in programma domenica prossima, 25 settembre. Quella in corso, dunque, è l'ultima settimana di comizi con la campagna elettorale che entra sempre più nel vivo toccando anche toni al vetriolo. In una lunga intervista concessa a "Il Giornale", la leader FdI Giorgia Meloni ha attaccato la sinistra tacciandola di produrre "fake news mai viste".
"Nessun pregiudizio dall'amministrazione Usa, sono pronta a governare" ha detto la rappresentante della destra punzecchiando, poi, Enrico Letta sul "patriarcato": "Sono cresciuta in una famiglia matriarcale, presidente di un partito tra omologhi quasi tutti uomini, ho sempre deciso io della mia vita. E io vorrei una società patriarcale? Ma questi testi li scrivi tu? Perché o hai perso il senso della misura o stai pagando qualcuno che ti detesta".
Dal canto suo il segretario dem, ieri in Germania, ha incontrato il premier Scholz e ha parlato alla Spd. E proprio da Berlino il segretario dem ha incassato l'endorsement del segretario Spd Klingbeil: "Sarebbe davvero un segnale importante se vincesse Enrico Letta e non la Meloni, che, come partito post fascista, porterebbe l'Italia in una direzione sbagliata".
Intanto, dalla Francia, Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National, ha mandato un messaggio affettuoso a Matteo Salvini: "Ancora e sempre con te!" ha scritto la leader della destra transalpina. Il presidente del Carroccio era in Calabria dove ha tuonato contro i mafiosi: "Dove c'è puzza di 'ndrangheta, a casa della Lega scattano solo calci in culo" ha detto l’ex ministro durante un appuntamento elettorale a Crotone.
Sul fronte "terzo polo", infine, da registrare le dichiarazioni di Carlo Calenda a “Metropolis” sul sito di Repubblica. "Governo con Meloni? Ma mai. Siamo agli antipodi, per me è un avversario” ha sbottato l’europarlamentare. Con un avversario parli ma non ci fai un governo. Io sono un liberale europeo e vorrei un governo Ursula con popolari, socialdemocratici, liberali compreso i liberali come Zaia" ha concluso il leader di Azione.