Mancano 4 giorni all'appuntamento delle Politiche (si vota domenica, 25 settembre) e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, data come grande favorita per la vittoria finale, tirata in ballo a proposito della famosa frase di Gianfranco Fini che definì il fascismo "male assoluto", ha risposto: " ero dentro An quando Fini fece quelle dichiarazioni, non mi pare di essermi mai dissociata".
Parlando invece del presente, la parlamentare capitolina si è auspicata che la vittoria di FdI "possa aprire la strada a qualcosa di simile in Spagna tra pochi mesi". Chiaro il riferimento al partito dell'ultradestra spagnola "Vox", a sua volta in corsa per le elezioni in quel Paese. L'endorsement della Meloni è arrivato in un'intervista all'Efe in cui la presidente di FdI ha comunque rassicurato Bruxelles: "Non siamo affatto contro l'Europa, ma per un'Europa più efficiente". Tuttavia, la “strizzata d’occhio” a Vox ha scatenato, com’era prevedibile, le repliche dei principali protagonisti della campagna elettorale. Il leader dei M5S Conte, in primis, intervistato a Sky TG24, ha sbottato: con "svolta illiberale Meloni è inidonea al governo".
E non è stato da meno il segretario del Pd Enrico Letta il quale si è dichiarato "esterrefatto dalle parole di Giorgia Meloni" figlie, a suo dire, "di un' idea autarchica e provinciale dell'Italia, che non difende gli interessi dell'Italia che si difendono insieme all'Europa". A stretto giro ecco arrivare la controreplica della Meloni, ovviamente indirizzata al segretario dem: "Sicuri che non baratti l'interesse dell'Italia col suo?".