di ROBERTO ZANNI
Acquisto doppio. L'Italia compra ancora negli Stati Uniti e questa volta lo fa con una società tech, Mexedia SpA che ha chiuso l'accordo per inglobare Phonetime Inc. e Matchcom Telecommunications Inc.. L'acquisto, come annunciato dalla società italiana, fa parte del piano a medio termine 2025 che il gruppo ha lanciato lo scorso maggio.
Si tratta di una acquisizione importante che riguarda due aziende che in passato avevano già collaborato con Mexedia e "hanno dimostrato la loro importanza - si legge nel comunicato emesso - sia nell'ecosistema degli Stati Uniti che delle telecomunicazioni.  Phonetime e Matchcom hanno una vasta gamma di clienti a livello globale, tra cui operatori di linea fissa e mobili, rivenditori, fornitori di servizi VoIP e OTT (come Amazon e Facebook ndr). Un passo per certi versi fondamentale nella strategia di Mexedia: infatti in questo modo di fa più forte la presenza negli Stati Uniti, ovviamente mercato fondamentale, ma anche nel Sud America. Complessivamente le due società che adesso faranno parte del gruppo Mexedia, hanno un fatturato che tocca i 300 milioni di dollari, headquarter a Miami con sedi nell'America Latina in Brasile, Colombia e Cile, ma anche in Europa, Spagna e Asia, India.
"Il mercato americano - ha spiegato Orlando Taddeo, fondatore e CEO di Mexedia - è un mercato importante per le telecomunicazioni, sia in termini di espansione che di innovazione, in linea con la nostra missione. E avendo collaborato sia con Phonetime che con Matchcom nel corso di questi anni, sappiamo che queste acquisizioni accelereranno la nostra crescita. Già da mesi stiamo lavorando con i team delle due aziende per generare sinergie importanti sia in termini di efficientamento dei costi che di investimenti e cross selling commerciale". Taddeo nel 2017 ha fondato Airtime Partecipazioni, tech company dalla quale è nata Mexedia con programmi ambiziosi che prevedono in solo un paio d'anni investimenti superiori ai 50 milioni di euro.
L'acquisto portato a termine dal gruppo italiano conferma che tra Italia e Stati Uniti esiste, ben radicato, un doppio binario sul quale scorrono i grandi gruppi. Ci sono quelli americani che vengono a fare shopping in Italia, gli esempi recenti coinvolgono anche la UPS, il colosso delle spedizioni (comprato Bomi Group) ma è molto usato anche il percorso inverso. Per portare qualche numero, nel triennio 2018-2020, le aziende italiane hanno fatto shopping all'estero portandosi a casa complessivamente 500 imprese e la destinazione preferita sono stati proprio gli USA che nella graduatoria ha guardato tutti dall'alto con 66 acquisizioni davanti alla Spagna con 54. Un trend che non si ferma e che solo un mese fa è stato confermato dalla società di private equity italiana Investindustrial. Anche in questo caso un acquisto doppio:  una prima operazione, del valore di 950 milioni di dollari, che ha riguardato un nome importante degli Stati Uniti, un colosso del settore preparati alimentari, TreeHouse Food, per la maggior parte finita sotto la bandiera italiana alla quale si è aggiunta anche Parker Food, società con sede nel Texas.