ROMA – Ci risiamo, Italia-Inghilterra. Ma quanto è cambiato il mondo azzurro da quegli Europei. A San Siro si gioca la penultima gara della fase a gironi di Nations League, nel mezzo dei lavori di ristrutturazione Nazionale. Mancini quasi non sa più in che lingua dirlo: l'Italia è un cantiere, nessuno si aspetti granché. "Abbiamo iniziato a gettare le basi per il futuro lo scorso giugno, quando abbiamo inserito molti ragazzi nuovi. Sappiamo che saranno mesi di sofferenza, l'importante sarà scendere in campo con buon spirito e cercare di giocare bene per cercare di conquistare i 3 punti", ha detto il ct azzurro ai microfoni di Sky Sport.
Mancini parla dei nuovi arrivati e dello spirito di appartenenza che pretende. Il riferimento è più o meno legato al caso Zaniolo-Zaccagni: "Credo che i giocatori debbano avere la voglia di stare in Nazionale a prescindere dai momenti difficili. Tonali non ha mai fatto nulla da quando è arrivato perché aveva questo problema, abbiamo valutato le sue condizioni ma non credo che abbia molte possibilità di scendere in campo né con l'Inghilterra né con l'Ungheria. Gabbiadini? L'ho convocato perché avevamo bisogno di un giocatore capace di giocare in più zone d'attacco e abbiamo chiamato lui. Immobile ci tiene sempre, che stia bene o male cerca di esserci ogni volta. Si impegna ed è un ragazzo d'oro, ci sono giocatori come lui che sentono molto la maglia della Nazionale".
In conferenza stampa poi Mancini ha detto che "c'è sempre l'entusiasmo, soprattutto in una partita così bella. In palio ci sono punti per un gruppo molto aperto. Non sono preoccupato per il match contro l'Inghilterra, è sicuramente una partita che affrontiamo in un momento di difficoltà. Penso che quella inglese sia una delle migliori squadre al mondo, è piena di talenti e in attacco ha tantissimi giocatori forti. Credo che il calcio sia emozione e a volte un tifoso fischia perché si è sentito tradito dal suo idolo. Poi è chiaro che questa è la Nazionale, se si potesse non fischiare sarebbe meglio".
Bonucci: "Quando vengo in Nazionale mi rigenero"
"Dopo la mancata qualificazione al Mondiale e le gare di giugno, con tanti ricambi, domani capiremo dove migliorare e in cosa. Non c'è gara migliore di questa per iniziare il percorso. Bisognerà stare attenti alle loro individualità, soprattutto in attacco hanno giocatori che possono decidere il match da un momento all'altro". Italia-Inghilterra è "solo" Nations League. Ma per Leonardo Bonucci vale un paio di partite, per significato collettivo e momento personale: "Quando vengo in Nazionale mi rigenero ma non solo stavolta, è così da 12 anni a questa parte – dice il capitano in conferenza stampa – Qui si respira aria fresca, si sta insieme a un gruppo per 10 giorni di fila. Al Mondiale del 2026 non ci penso, non è il mio obiettivo, il mio obiettivo è star bene e aiutare la Nazionale finché potrò e lo vorrà il mister".
"Nel calcio come nella vita si ha troppo la memoria corta e ci si focalizza su ciò che non va – continua Bonucci – Ci sono momenti che ognuno di noi ha vissuto e qualcosa non va come vogliamo, ma da lì bisogna ripartire e mettere dentro le emozioni di quando le cose andavano bene. Spero il pubblico possa aiutarci con entusiasmo e orgoglio, ci aiuterà a battere una nazionale che abbiamo già battuto per vincere l'Europeo. Io credo che in questa Nazionale l'entusiasmo ci sia, poi si amplifica quando inizi a vincere. Servono vittorie e consapevolezza per far capire che il passo falso dovuto alla mancata qualificazione al Mondiale appartiene al passato. Vincere queste due gare ci permetterebbe di partecipare quasi certamente alle final four, dobbiamo pensare a questo".