di ROBERTO ZANNI
I votanti? Appena il 21,09% degli aventi diritto che erano 411.997 con le schede nulle (11.789) che da sole sono diventate il terzo partito. Ecco la prima immagine uscita dal Nord e Centro America che ha seguito lo stesso trend visto in due dalle altre tre ripartizioni (sola eccezione il Sudamerica con il MAIE): il successo del PD. Una vittoria netta al Senato che ha toccato quasi 6 punti in percentuale di vantaggio sul Centrodestra (40,42% contro il 34,84%), più contenuta alla Camera (38,29% vs 36,48%). Staccato, per restare a quest'ultimo ramo del Parlamento, al terzo posto il MAIE (9,79% e 7.233 croci sulla scheda), quindi M5s (7,97% e 5.885) e infine Azione - Italia Viva (7,45% e 5.510), tre schieramenti che non sono riusciti nemmeno ad avvicinarsi al numero di schede nulle. C'erano tre seggi in palio e due se li è aggiudicati il PD (presenza raddoppiata rispetto alle elezioni del 2018): con Francesca La Marca al Senato, diventata così la prima parlamentare nella ripartizione a essere confermata per la terza legislazione consecutiva (alla Camera le due precedenti esperienze) e Christian Di Sanzo alla Camera, un debutto e un successo al primo tentativo come quello ottenuto nel Centrodestra da Andrea Di Giuseppe (FdI). Ma prima di andare a vedere chi sono i tre eletti nel Nord Centro America, non si possono nascondere alcune cifre per così dire brutali che caratterizzano la partecipazione e i voti arrivati da Canada, Stati Uniti, Messico e una ventina di altri Paesi che compongono la ripartizione. Innanzitutto la partecipazione: crollata al 21,09%, record assoluto negativo con un calo di oltre 6 punti rispetto al 2018 (27,95%) e addirittura 14 se il paragone si fa con i numeri del 2008 (35,21%) l'anno di maggior partecipazione. Analizzando i voti per nazione, il PD ha vinto in Canada, Stati Uniti e Messico che rappresentano oltre il 95% della ripartizione, lasciando così solo briciole agli avversari, con il Centrodestra che è riuscito a sopravanzare tutti da El Salvador a Panamá, passando da Honduras, Nicaragua e un'altra manciata di nazioni mentre il MAIE solo in Costa Rica ha guardato gli altri schieramenti dall'alto in basso.
GLI ELETTI - Sarà così Francesca La Marca (PD) 47 anni il prossimo 30 ottobre, nata in Canada a Toronto a occupare l'unico seggio al Senato della ripartizione e prendere così il posto di Francesca Alderisi (FI) che non si è ripresentata. Ha ottenuto 9.982 voti. Personaggio ormai conosciuto nel panorama politico del Nord e Centro America, Francesca La Marca ha fatto parte della Commissione Affari Esteri della Camera e della Commissione Politiche dell'Unione Europea. Accanto alla neo senatrice La Marca, nell'altro ramo del Parlamento ci sarà il compagno di partito Christian Di Sanzo al quale sono bastati 5.806 voti per conquistare il seggio (superata allo sprint la compagna di partito Vera Rosati). Nato a Prato il 18 novembre 1982, Di Sanzo è ingegnere e consulente manageriale. Negli Stati Uniti ci è arrivato 17 anni fa, a Los Angeles per frequentare la University of California Berkeley e poi il prestigioso MIT di Boston. A chiudere il trio Nord e Centro America, un altro debuttante: Andrea Di Giuseppe (FdI) che ha ottenuto 6.820 preferenze. Nato a Roma il 20 maggio 1968, residente in Florida a Miami, Di Giuseppe è un imprenditore di successo i cui campi svariano, tra l'altro, dal settore della pavimentazione e rivestimenti, CEO di Trend Group, a una catena di franchising di cucine e un'altra di ristoranti.
COMITES - Ma c'è un ulteriore aspetto, oltre all'esordio vincente nella competizione elettorale, che lega Di Giuseppe a Di Sanzo, nonostante la lontananza di idee politiche. Infatti entrambi hanno lanciato la loro carriera politica partendo dalla presidenza del Comites. Di Giuseppe a Miami (per essere poi anche eletto Coordinatore Intercomites USA) e Di Sanzo a Houston.