Prime scintille sulla riforma della Costituzione. Galeotta fu la frase pronunciata da Francesco Lollobrigida, uno degli uomini di fiducia di Giorgia Meloni, proprio a proposito della Magna Carta. È "bella ma ha anche 70 anni". E poi: "c'è una via di mezzo, si può ragionare serenamente, provare a migliorarla. La sovranità del diritto Ue va rivista".
Insomma: prove tecniche per modificare la madre di tutte le leggi italiane. Magari in senso presidenziale, come più volte sostenuto dalla stessa Meloni che vorrebbe un presidente della Repubblica eletto ogni cinque anni dai cittadini, che presiede il Consiglio dei ministri e che può revocare i ministri.
Più facile a dirsi che a farsi, perché se è vero che Matteo Renzi, nei giorni scorsi, ha timidamente aperto al centrodestra in materia di modifiche, il Pd e i 5Stelle hanno annunciato le barricate e lo stesso Carlo Calenda (Azione), che pure di Renzi è stato alleato nell'esperimento del Terzo Polo, ha detto seccamente no.