"Grazie di cuore, siete l'orgoglio veneto perché ne tenete viva l'identità. Incontrarvi ci fa ben sperare, ci dà la carica. Oggi il Veneto è sotto i riflettori, abbiamo un grosso progetto che è quello dell'autonomia, ed è un progetto legato al tema identitario". Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha accolto per un saluto a Palazzo Balbi, assieme all'assessore regionale ai flussi migratori Cristiano Corazzari, la delegazione dei veneti nel mondo che era impegnata nei lavori della Consulta dei veneti nel mondo e del Meeting del Coordinamento dei Giovani veneti e giovani oriundi veneti a Treviso. "I veneti – ha ricordato Zaia – sono andati in giro per il mondo come lavoratori. Ci sono state due grosse migrazioni, quella di fine Ottocento verso l'America latina e l'altra nel Secondo dopoguerra. Ci sono più Veneti fuori dal Veneto che qui nel territorio regionale. Mi auguro – ha aggiunto – , dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, di tornare presto a farvi visita. Sono stati anni pesanti. Ora – ha sottolineato Zaia – siamo pronti a raccogliere da voi nuove istanze e finanziare nuove iniziative soprattutto indirizzate ai giovani che sono il nostro futuro".