Le foto di Douglas Kirkland sono entrate nella storia. Come quelle a Marilyn Monroe, ancora oggi tra le immagini più belle che siano mai state scattate all'attrice.
Leggendario il suo servizio fotografico realizzato nel 1961 per la rivista Look Magazine, dove Kirkland, appena ventiquattrenne, assistente di Irving Penn, immortalò la divina a letto avvolta solo da lenzuola di seta bianche (e Chanel n. 5), trasformandola nell'icona del cinema più sexy di tutti i tempi. L'artista canadese è morto nella sua casa a Los Angeles, a 88 anni, dove viveva con la moglie Francoise, con cui lavorava insieme da decenni. Nato il 16 agosto del 1934 in Canada, Kirkland ha fotografato più di 600 grandi celebrità, è stato "special photographer" sul set di oltre 150 film (titoli del calibro di 2001: Odissea nello Spazio, La mia Africa, Moulin Rouge, Titanic. Il Grande Gatsby, Australia, I Fantastici 4). Nel 2014 era venuto in Italia per accompagnare A life in pictures, una mostra-evento dal titolo calzante, a Venezia nell'ambito della Mostra del cinema, prodotta da Vanity Fair in collaborazione con l'Istituto Luce Cinecittà.
Le domande cadevano sempre là, su Marilyn e quella notte storica. "Marilyn si presentò con tre ore di ritardo - aveva raccontato Kirkland - poi scomparve per un momento e tornò indossando solo un accappatoio. Non c'era luce stroboscopica, solo un semplice proiettore costante che ha contribuito a produrre le ombre laterali". Kirkland si arrampicò su una ringhiera sopra di lei e cominciò a scattare. Marilyn lo guardava, gli sorrideva seducente e con quegli scatti l'ha consegnata al mondo per sempre. "Sapeva esattamente cosa fare, i suoi movimenti, le mani, il suo corpo era semplicemente perfetto. Era la più sexy. Meglio di chiunque altro. Emotivamente, ha fatto bene ogni cosa. Ha espresso proprio quello che volevo", aveva detto. Kirkland è entrato a far parte di Look Magazine poco più che ventenne e successivamente di Life Magazine. Durante l'età d'oro del fotogiornalismo degli anni '60/'70 i suoi incarichi spaziavano dalla Trans Siberian Railway al Giappone, dalla moda al cinema. Ha fotografato la mitica Coco Chanel al lavoro e le star di centinaia di film con indimenticabili servizi dedicati al mondo della moda e dello spettacolo. Oltre a Marilyn, per lui hanno posato le più grandi celebrità internazionali del cinema, dell'arte e della musica, da Mick Jagger a Sophia Loren, da Coco Chanel a Elizabeth Taylor, a Marlene Dietrich e Andy Warhol, da Brigitte Bardot a Sofia Loren, a Michael Jackson, da John Lennon a Nicole Kidman, da Paul Newman a Peter Falk, Sharon Stone e decine di altri. Le sue foto sono state esposte in tutto il mondo, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi, a livello internazionale, tra cui il LUCIE Award for Outstanding Achievement in Entertainment Photography. Già nel 2008, Vanity Fair gli aveva dedicato una retrospettiva alla Triennale di Milano.
Fino a qualche tempo fa ha continuato a lavorare nella sua villa-studio sulle colline di Los Angeles, tenendo lezioni pubbliche allo Smithsonian Institute, all'Art Center College of Design di Pasadena e nei Kodak Center di Hong Kong, Singapore e Taiwan. A lui è stato dedicato un documentario, That Click: raccontava l'uomo che ha dato un volto alla cultura pop per 60 anni, ritraendone le star.