di Pierluigi Battista
Non dicono niente sui massacri russi in Ucraina, ma Giuseppe Conte e l'internazionale degli ipocriti filo-putinisti convoca una manifestazione "per la pace". Non spendono una parola per le ragazze di Teheran che sfidano botte, torture e morte, ma scendo in piazza per la "pace" in appoggio alla brigata Wagner che fa strage di fucili. Tacciono sulla deportazione in massa degli uiguri in Cina ma si mobilitano per la "pace". Fanno finta di niente sull'annessione delle regioni ucraine da parte dell'esercito russo, sono imbarazzati perché la resistenza ucraina sta riconquistano territori rubati da Putin, ma vogliono la "pace" che vogliono gli aggressori ma non viene accettata dagli aggrerditi.
Una manifestazione così spudorata di ipocrisia non si vedeva dai tempi dei "partigiani per la pace" che inveivano contro le armi americane ed esaltavano quelle sovietiche. Non dategli credito. Non vogliono la pace, vogliono la capitolazione degli aggrediti, il loro inchinarsi alle ragioni del più forte, del prepotente che dal 24 febbraio è solo dalla parte del torto. Non dategli credito: venderebbero la libertà per un piatto di lenticchie, e infatti con il governo Conte-D'Alema le lenticchie del regime cinese furono ben accette, senza bisogno di battersi per la "pace" degli uiguri. La sezione italiana dell'internazionale degli ipocriti è molto forte. Almeno fischiamoli, questi amici seriali di ogni autoritarismo.