ROMA – La traiettoria del piccolo asteroide Dimorphos è stata modificata dall'impatto della sonda Dart della Nasa, nel primo esperimento di difesa planetaria avvenuto nella notte fra il 26 e il 27 settembre. Lo ha confermato l'amministratore capo della Nasa, Bill Nelson, nella conferenza stampa organizzata dall'agenzia spaziale americana dedicata agli aggiornamenti sulla missione Dart, la prima di difesa planetaria a cui l'Asi ha dato un forte contributo grazie al satellite LICIACube, realizzato dall'azienda Argotec.
Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, infatti, ha mostrato le ultime immagini elaborate provenienti dal satellite con dei video in Timelapse che ritraggono l'impatto a partire da alcuni secondi prima fino a circa 30 dopo. "Dart ha alterato l'orbita dell'asteroide Dimorphos e la conferma è arrivata dai telescopi", ha detto Nelson, che insieme ai ricercatori della Nasa ha ringraziato l'Asi per il contributo dato alla missione.
In particolare 'LICIACube' ha immortalato l'evento a 11 milioni di chilometri dalla Terra dopo aver subito identificato il target con le sue due camere a bordo. Un risultato eccezionale che prevedeva le 'riprese' di un oggetto di dimensione di 160 metri a una velocità relativa di soli 6,6 km al secondo. "Un'impresa unica con un know how tutto italiano, frutto di una collaborazione del tra università, imprese e centri di ricerca. Il satellite made in Italy ha realizzato in totale 627 immagini di cui ne abbiamo ad oggi 326 giunte a Terra. Una volta ricevute tutte le immagini, queste saranno oggetto di studi scientifici che ci daranno maggiori informazioni sulla nube creata dall'impatto e in particolare per caratterizzarne la struttura e la sua evoluzione.
Altro importante risultato è la raccolta di immagini degli emisferi degli asteroidi non visibili a DART, utili a definire la forma e densità dei corpi celesti", fa sapere Asi. LICIACube (acronimo di Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids), compagno di viaggio di DARTI, grande quanto una scatola di stivali e di massa di circa 13 chilogrammi, è un progetto dell'ASI ed è stato realizzato interamente negli stabilimenti della società Argotec di Torino, ed è il primo satellite costruito nel nostro Paese ad affrontare un viaggio nello spazio profondo. Un vero e proprio reporter dello Spazio. Il team LICIACube, tutto italiano, comprende ricercatori del Politecnico di Milano, delle Università di Bologna e Parthenope di Napoli, dell'IFAC-CNR di Firenze, coordinati dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).