Non buttate l'acqua salata dei ceci, l'albume delle uova e la polvere del caffè. Recuperate anche le bucce del limone e delle arance, la frutta ammaccata, le bucce del pomodoro (se fate le conserve) oppure torsoli e scarti di mele e pere.
Questi sono solo alcuni esempi dei rimedi di bellezza più cool usati dai produttori 'chiave' del nuovo trend della bellezza circolare, fatta con gli scarti alimentari. Gli avanzi sono i rimedi di bellezza del momento, ecologici, naturali e di ultima generazione. E' la cosmesi del 'riuso' che vuole contribuire all'economia circolare e, seppure non manchino le accuse di fare 'greenwashing' sventolando al mondo l'elenco degli ingredienti 'compostabili' mentre se ne usano molti altri che invece non fanno bene all'ambiente, gli scarti alimentari per la bellezza sono tra i topics dei brand di nicchia, di lusso e della grande distribuzione, oltre che fenomeno del momento anche sui canali social,
TikTok in testa dove influencer, casalinghe e brand mostrano come gli avanzi della tavola facciano bene alla pelle e all'ambiente. Il 2022 è l'anno del riciclo e l'elenco dei brand della cosmesi che sposano la filosofia della bellezza circolare si allunga. Ci puntano le francesi Chanel e Caudalie, l'inglese Augustinus Bader (scienziato tedesco rinomato per la ricerca nel campo delle staminali e, ora, per il recupero dei rifiuti per la bellezza), la vegana Bybi (che collabora con i produttori di frullati per raccogliere i semi che vengono rimossi dalla frutta prima che venga spremuta) o la newyorkese Circumference Inc. E ancora la statunitense Earth Harbor Naturals, Lush, le linee beauty di Mark & Spencers e The Body Shop.
Fa l'elenco delle case cosmetiche che stanno puntando la ricerca e lo sviluppo sugli ingredienti ricavati da scarti alimentari un nuovo report dedicato al fenomeno a cura di Fact MR, società di ricerche di mercato globali.
"Il mercato dei prodotti di bellezza circolari dovrebbe raggiungere un valore di 2,3 miliardi di dollari entro la fine del 2022 e, nei prossimi dieci anni, aumenterà di 1,7 volte raggiungendo i 2,9 miliardi di dollari, - spiegano gli analisti in una nota. - Si prevede che le vendite mondiali dei cosmetici cosiddetti 'circolari' aumenteranno del 5,8% dal 2022 al 2032 e raggiungeranno un mercato di 4,2 miliardi di dollari. Se negli Stati Uniti il fenomeno interessa il 28,2% del totale dei prodotti beauty venduti ed è destinato a crescere del 5,5% arrivando a raggiungere gli 1.1 miliardi di dollari entro il 2032, chiari segnali di interesse arrivano anche dall'Europa, Francia in testa. In Europa il 33.5% del totale dei prodotti di bellezza deriverà dagli avanzi di cibo". In Italia, alla fine del 2021 i ricercatori dell'Enea annunciarono, con 16 partner europei, la partenza di un progetto, 'InnCoCells' mirato alla creazione di prodotti di bellezza anche a base di avanzi alimentari come i pomodori. Nell'ultimo aggiornamento, tenutosi a Helsinki il giugno scorso, i ricercatori hanno presentato gli avanzamenti col coinvolgimento di molte aziende cosmetiche come partner.
Spiegano gli analisti Fact MR che "la pandemia di COVID-19 ha insegnato al mondo a essere più cauto circa i consumi e all'impatto delle proprie azioni quotidiane sull'ambiente. Per far fronte alla crisi globale, molti marchi di bellezza si comportano come eco-guerrierifacendosi portavoce di azioni concrete di economia circolare per produrre prodotti ecologici e per affrontare lo spreco alimentare. Il riciclo sta divenendo un obiettivo centrale".
Tra gli ingredienti l'indagine elenca tra i più usati gli scarti della produzione dell'olio d'oliva, estratti di agrumi, chicchi di caffè, semi di cacao e tè. Internet è il 'negozio' per eccellenza per la scelta di prodotti di bellezza a base di rifiuti tanto che in un decennio le vendite online di questo tipo di prodotti saliranno al 53,9% raggiungendo complessivamente i 2,2 miliardi dollari, si legge nel report Fact MR. Internet è anche la piazza virtuale in cui più ci si scambiano ricette beauty fatte con gli avanzi alimentari casalinghi. Da TikTok a Instagram e Youtube, gli hashtag di #autoproduzione #cosmesinaturale e #fattoincasa - tra cui il seguitissimo della pioniera Lucia Cuffaro, con 'autoproduciamo.it' - includono sempre più ingredienti rimasti dai pasti o avanzi del frigo. Chiunque e a qualsiasi età, una volta sparecchiata la tavola, può mettersi a 'cucinare' acque rinfrescanti, infusi per pelle grassa e acneica, oli emollienti per il corpo, scrub esfolianti per piedi e gomiti, impacchi e frullati ristrutturanti per capelli con tutto ciò che è avanzato.