DI MATTEO FORCINITI
Quanti fondi sono stati stanziati per la promozione delle ultime elezioni italiane in Uruguay? E in che modo sono stati spesi questi soldi? Quanti sono stati i plichi arrivati in ritardo e come ha funzionato il processo di organizzazione? A tre settimane di distanza dal voto queste semplicissime domande non hanno avuto ancora una risposta a Montevideo dove regna il massimo silenzio e la trasparenza sembra ormai un miraggio irraggiungibile.
Martedì sera, nel corso della seduta straordinaria del Comites che ha cercato di salvare s vergognosamente la poltrona ad Aldo Lamorte, l'opposizione ha provato a chiedere informazioni al riguardo senza successo. Oltre a denunciare i "fatti gravissimi" commessi da Lamorte che si è filmato votando al posto di un'altra persona commettendo un reato, il consigliere di Unitalia Alessandro Maggi si è rivolto all'Ambasciata chiedendo le sacrosanteinformazioni: "La campagna informativa sulle ultime elezioni è stata praticamente inesistente. A parte qualche post sui canali social ufficiali noi non abbiamo visto nient'altro specialmente sui media uruguaiani. È per questo motivo che chiediamo chiarimenti all'Ambasciata per sapere quanti fondi sono stati stanziati dall'Italia e cosa è stato fatto. Un'altra informazione importante sarebbe quella di conoscere il numero di plichi arrivati oltre il termine previsto per capire come è andato tutto il processo organizzativo".
"Ci organizzeremo per fornire i dati richiesti al più presto": così ha liquidato la vicenda l'ambasciatore Giovanni Iannuzzi presente nel corso della seduta. Ma come può il rappresentante dell'Italia in Uruguay continuare a mantenere questo silenzio? La seduta straordinaria del Comites era stata convocata con una settimana di anticipo e aveva solo un punto all'ordine del giorno: le elezioni politiche e i fatti di pubblica notorietà. In una settimana, dunque, l'Ambasciata non è stata in grado di prepararsi neanche una minima risposta: com'è potuto succedere?
Comprensibile è ovviamente la preoccupazione per lo scandalo Lamorte che ha infangato l'immagine dell'Uruguay ma dov'è finita la trasparenza? E perché si continua a snobbare la partecipazione democratica dei cittadini in ogni occasione anche di fronte all'organismo di rappresentanza?
Al di là della vittoria del Partito Democratico trascinato da Filomena Narducci, il dato più rilevante di queste elezioni è stata la scarsa partecipazione che si è fermata al 22%. Si tratta di numeri ridicoli rispetto alle cifre del passato, quando El Paisito si posizionava ai primi posti al mondo in termini di affluenza. Come si è arrivati a questo risultato ignobile? Oltre a una disassuefazione fisiologica per l'Italia tra le nuove generazione ci potrebbero essere stati altri fattori che hanno pesato tra cui la mancata pubblicizzazione di un appuntamento così importante, forse poco compreso da molti.
La "grande campagna informativa" che era stata promessa dalla Farnesina qui è stata portata avanti con una decina di post pubblicati su Facebook negli ultimi 3 mesi e nient'altro. A dominare è stato il silenzio tanto tra i rappresentanti della collettività del Comites come da parte delle autorità diplomatiche. Basta pensare solo al silenzio dell'ambasciata che non si è degnata di spendere neanche una parola al riguardo per provare a far votare le persone.