Sono almeno otto le persone che hanno perso la vita ieri in Ucraina a causa dei raid compiuti dalle forze armate russe con l’uso dei cosidetti droni kamikaze e con missili. Quattro sono le persone che hanno perso la vita a Kiev e altre quattro le vittime della regione di Sumy.
Lo hanno reso noto i servizi di emergenza, che sono riusciti a trarre in salvo tre persone che erano rimaste intrappolate sotto le macerie. Una persona è invece rimasta ferita nella regione di Dnipropetrovsk, dove un raid russo ha attacco una stazione elettrica. Una situazione incandescente, quindi che ha portato la Farnesina a un paio di raccomandazioni molto precise legate ai connazionali: “Tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati".
E in seguito agli attacchi russi su Kiev e su altre città ucraine, il ministero degli Esteri ha raccomandato "la massima prudenza e di seguire aggiornamenti ed indicazioni delle autorità locali", precisando che "ai connazionali ancora presenti in Ucraina è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco".