A tappe forzate verso il varo del nuovo governo. In attesa che il presidente della Repubblica dia il via al valzer delle consultazioni, nei corridoi di Palazzo Madama e Montecitorio, tra rumors, spifferi e fughe in avanti, impazza il totoministri. Uno dei più prolifici in materia di anticipazioni, è proprio il Cavaliere il quale, reduce dal faccia a faccia chiarificatore con Giorgia Meloni di due giorni fa, ha annunciato, in anteprima, alla stampa, l’ingresso nell’esecutivo di Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Fi) come vicepremier, facendo poi anche il nome dell’ex presidente del Senato, Elisabetta Casellati come prossimo ministro della Giustizia, lasciando intendere che tale investitura avrebbe incassato finanche il beneplacito della leader di Fratelli d’Italia.
Tuttavia la notizia non ha trovato, al momento, conferme (ma neanche smentite) negli ambienti meloniani dove lo stesso Ignazio La Russa, neo eletto primo inquilino di Palazzo Madama, ha preferito sorvolare. “A ieri era una delle posizioni, peraltro pochissime, sub iudice. Poi oggi non so" si è limitato a commentare il senatore di FdI ai giornalisti che gli chiedevano lumi sulla nomination della Casellati. Tra l'altro è noto come da sempre le simpatie di Giorgia Meloni per la poltrona di Guardasigilli vadano all'ex pm Carlo Nordio. "Lo incontro oggi ma c'è l'ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c'è accordo, assolutamente. Meloni ha suggerito, c'è Nordio che è bravissimo, magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto che la scelta giusta è Casellati perché conosco le cose che ci sono da fare per la riforma della giustizia", ha spiegato Silvio Berlusconi, lasciando il Senato. Insomma: per ora da Fdi trapela solo silenzio. Lo stesso che accompagna la lista circolata nelle scorse ore, che vedrebbe lo stesso Tajani agli Esteri, Saccani all'Università, Bernini alla Pubblica amministrazione e Pichetto Fratin all'Ambiente e alla Transizione ecologica. Nel frattempo, ancora Berlusconi ha voluto smentire i dissapori con la premier in pectore Meloni: "Nessuna distanza ma chiediamo pari trattamento con la Lega" ha detto il leader forzista.