Dopo il nuovo audio delle parole di Silvio Berlusconi ai parlamentari di FI diffuso in rete, forse, da qualche “manina amica” (per danneggiare Antonio Tajani, tra i papabili alla poltrona di ministro degli Esteri?), l'ex premier si è difeso a spada tratta.
"Il mio pensiero - ha sbottato - è stato stravolto. Sono stati usati a piacimento brandelli di conversazioni, attribuendomi opinioni che stavo semplicemente riferendo, dando a frasi discorsive un significato del tutto diverso da quello reale".
Per il fondatore di Forza Italia "la colpa non è degli organi di informazione, ovviamente costretti a diffondere queste notizie", bensì "di chi usa questi metodi di dossieraggio indegni di un Paese civile". Senza questo, ha precisato ancora “non sarebbe necessario ribadire l’ovvio”.
Berlusconi ha quindi parlato di "metodi sleali e intimidatori". È la sinistra semmai, ha rilanciato "che tante volte è stata dalla parte sbagliata della storia. Anche alle ultime elezioni, meno di un mese fa, la sinistra del Partito democratico era alleata con i nemici della Nato e dell’Occidente" ha concluso.