Di Stefano Casini
"Durante l'ultima riunione del Comites siamo stati minacciati di morte. C'é stata una persona che ha minacciato di spararci se continuavamo a denunciare il vicepresidente Lamorte... E' tutto registrato... Io suppongo che c'erano due persone armate nella riunione e non sarebbe la prima volta che accade..."
La denuncia, gravissima, ma tutta da verificare, arriva da Rolando Rossi, della Lista del Comites Rinnovo, la stessa persona che ha presentato una denuncia penale contro il vicepresidente del Comites Aldo Lamorte per brogli elettorali e violazione della privacy...
Rossi é nipote di Vittorio Rossi, italiano che giunse a Montevideo al principio del XX secolo. Comunista praticante e convinto ha lottato tutta la vita per le sue idee ed ha vissuto, come rifugiato per un periodo di tempo in Italia e in Angola. Membro del PCU, quando la dittatura uruguaiana ha preso le redini del paese, è stato rifugiato a Roma dove ha lavorato per 5 anni, e dopo un un breve periodo in Angola è tornato in Uruguay nel 2004. Subito si è avvicinato alla nostra comunità stringendo una forte amicizia con Renato Palermo e altri membri del PD, diventando poi Segretario del PD per l'Uruguay. Ha due figli che sono nati e hanno studiato in Italia. Sente profondamente le sue radici italiane e, fra l'altro, è stato anche Candidato alle elezioni politiche italiane per Rifondazione Comunista.
Perché ha presentato una denuncia penale nei confronti del Sr. Lamorte?
"Non è stata un'idea mia ma di tutto il nostro gruppo di lavoro "Rinnovo" del COMITES. Mi sono informato, scoprendo che, anche in Uruguay, questo signore aveva commesso un delitto elettorale e come membri dell'opposizione, non possiamo permettere che questo tipo di delitti possano realizzarsi all'interno del Comitato. Il Sr. Lamorte è membro del COMITES, non si sa come, ma lo é e quindi siamo rappresentanti di connazionali nello stesso corpo. Con le due liste dell'opposizione avevamo chiesto una riunione per il giorno 5 che poi, non si sa perché, é stata fissata per l'11. L'abbiamo chiesta affinché il Sr. Lamorte ci spiegasse perché aveva commesso un errore così grave, forse un semplice errore per lui ma che, apparentemente, é un delitto. Non abbiamo avuto nessuna risposta, il Sr. Lamorte non ha aperto bocca e in una forma prepotente, hanno votato con la loro maggioranza, che in realtà non è una maggioranza, affermando che non era un punto da discutere. Poi, alcuni membri delle liste d'opposizione, come me, abbiamo insistito che ci desse una spiegazione, altrimenti doveva darla alla Giustizia perché era troppo evidente che era stato commesso un reato anche in Uruguay. A questo punto, e io lo sapevo, l'Ambasciatore Iannuzzi, ha confermato che già era in corso una denuncia penale contro Lamorte a Roma. Noi comunque abbiamo assistenti giuridici ai quali ci siamo rivolti, per presentare una denuncia penale anche in Uruguay e questo abbiamo fatto. Per fare questo pretendevamo altri elementi, come, per esempio, il fatto che il Consolato ha un documento firmato dalla titolare della scheda che ha mostrato nel video Lamorte, sostenendo che il plico è stato violato. È vero che lei si era dimenticata di comunicare il cambio di indirizzo, ma é anche vero che non poteva sapere chi le aveva rubato un documento pubblico.
Abbiamo chiesto questo documento al Consolato, ma ci hanno detto che non potevano rilasciarcelo. Non capisco perché non ce lo possono dare ma, questi sono i fatti, perché, in realtà, per la nostra denuncia, ci manca la dichiarazione della Signora che è stata vittima del reato. Ci hanno anche negato la registrazione della seduta del COMITES, soltanto un verbale scritto che non contiene tutto ció che è stato detto. Noi volevamo la registrazione, ma ci è stata negata ma, come membri del COMITES, abbiamo diritto ad averla.
Volevamo questa registrazione per verificare tutto ciò che è accaduto, ma anche perché nella registrazione, secondo quanto ci è stato detto dal Segretario Claudio Conti, c'é stata una persona che ha minacciato di spararci se continuavamo a denunciare il vicepresidente Lamorte ed era tutto registrato . Io suppongo che c'erano due persone armate nella riunione e non sarebbe la prima volta che accade. Non è che non voglia credere nelle parole del Segretario che ci ha confermato che una persona ha minacciato di sparare perché appare nella registrazione, ma sappiamo benissimo che non lo sosterrebbe pubblicamente e quindi, ovviamente, non appare nel verbale scritto…"
La comunità italiana dell'Uruguay è sempre stata una delle più rispettate del mondo. Cosa significa per la comunità questo fatto?
"Da molto tempo stanno accadendo cose molto strane anche in Uruguay, come quando ho detto, nella riunione che, nelle elezioni del 2018, la candidata più votata, la sorella del vicepresidente, non la conosceva nessuno. Sono fatti inspiegabili e se analizzo la formazione di questo COMITES, non chiudono i numeri e credo che il sospetto che ci sono stati brogli da parte di coloro che controllano ora il COMITES è di tutta la collettività italiana.
Questo, sommato, all'inoperanza della lista vincente e al fatto che di 100.000 aventi diritto, hanno votato 3.000 persone, ovviamente ci fa pensare che questi signori non rappresentano nessuno. Non rappresentiamo nessuno e questa è responsabilità del proprio COMITES. Ovviamente anche lo Stato Italiano e le autorità italiane in Uruguay, hanno le loro responsabilità.
Come ha visto il fatto che anche su uno dei programmi più popolari in Italia come Striscia La Notizia, sia apparso il volto di Lamorte mostrando che votava una scheda che non era sua? E cosa pensa come il mondo politico italiano possa reagire a questo tipo di brogli?
"Questo è ciò che più fa male a tutti gli italiani all'estero. Che, per colpa di un gruppo di irresponsabili, sia in pericolo un diritto che abbiamo, quello di esercitare il nostro voto. Molti hanno giocato con questo diritto ma dobbiamo difenderlo. Con queste pratiche delittive, stiamo dando l'alibi ai politici italiani di toglierci il nostro diritto. Se il Sr. Lamorte fosse coerente, non avrebbe realizzato mai questi gravissimi errori, senza parlare del fatto che ha avuto non si sa come, una poltrona nel Parlamento uruguaiano. É una contraddizione totale anche perché, nel Parlamento uruguaiano ha votato contro il voto degli uruguaiani all'estero, ma si candida per essere un parlamentare in Italia...quasi ridicolo. Bisogna denunciare le cose fatte male e dobbiamo continuare a difendere i nostri diritti, soprattutto il diritto a votare, io voglio votare perché l'Italia è il mio paese, il paese dei miei figli, dove sono nati e hanno studiato. Voglio dire che gli italiani non meritano che sia tolto il diritto a votare e dopo questi episodi potrebbero farlo.....