Enrico Mattei fece dell'Eni "uno strumento rilevante di progresso del Paese e di definizione di un nuovo assetto nei rapporti internazionali, superando ogni tentazione neo-coloniale e puntando alla pari dignità tra i diversi attori, promuovendo e sostenendo le istanze di liberazione dei popoli".
Lo ha affermato ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione del sessantesimo anniversario della morte del presidente del gruppo petrolifero. L'Italia e l'Eni divennero interpreti di un atteggiamento costruttivo di sostegno al processo di decolonizzazione in atto, come nel caso dell'Algeria, per accordi equi nell'interesse reciproco" ha detto ancora il presidente della Repubblica.
"L'idea di collaborazione, di cui Enrico Mattei fu portatore sul piano internazionale, ha recato grandi benefici all'Italia e, al tempo stesso, ha contribuito a consentire ai Paesi produttori di petrolio e gas di sottrarsi alla condizione di minorità in cui si trovavano".