La Fed non si scosta dall'aspettativa del mercato e vara un nuovo aumento dei tassi dello 0,75%. Era proprio questa l'attesa del mercato: un rialzo di 75 punti base, il quarto consecutivo di questa taglia, per portare il riferimento al 3,75-4%: il livello più alto dal 2008.
Come notavano in mattinata gli analisti di Unicredit, d'altra parte, i dati macro emersi dall'ultima riunione del Fomc (il braccio della Fed che muove i tassi) hanno continuato a rimarcare l'ostinatezza dell'inflazione troppo elevata, mentre il mercato del lavoro rimane resiliente. Qualche crepa inizia a emergere sul mercato immobiliare, con i mutui volati sopra il 7%, e sui consumi.
Ma tutto faceva presupporre che la Banca centrale americana ricorresse ancora alla mano pesante per provare ad abbassare i prezzi. E la decisione è infatti arrivata all'unanimità, con l'annotazione che la Fed ritiene che "i continui aumenti" dei tassi d'interesse "saranno appropriati per raggiungere un orientamento di politica monetaria sufficientemente restrittivo da riportare l'inflazione al 2%".