Acque agitate nel centrosinistra. Carlo Calenda, dalle pagine dell'ultimo libro di Bruno Vespa, bacchetta gli ex alleati di +Europa, accusandoli di essere rimasti con il Pd perché avevano ricevuto un maxicontributo di 1,5 milioni di euro dal finanziere americano George Soros per un "listone antifascista" alle ultime elezioni.
"Il leader di Azione è al limite della querela" ha replicato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova spiegando di non aver ricevuto fondi “da Soros, che altrimenti sarebbero già stati pubblicati".
In realtà, ha precisato Della Vedova, “a ricevere un contributo diretto per le spese della campagna elettorale sono stati alcuni nostri candidati". Insomma: tutto regolare. “Siamo orgogliosi che alcuni dei nostri abbiano chiesto e ricevuto il suo sostegno, certamente disinteressato" ha concluso il leader di +Europa.