di ROBERTO ZANNI
Siamo davvero vicini, martedì negli Stati Uniti ci saranno le elezioni
di Midterm, il solco tra le presidenziali, ma con una importanza così
estrema come probabilmente rare volte si è verificato in passato. Sono
infatti bastati due anni di regime Democrat (presidente Joe Biden e
maggioranza al Senato come alla House) per trasformare la superpotenza
America in un Paese in grande difficoltà, stretto tra crisi economica
sempre più acuta, criminalità alle stelle, frontiera allo sbando e un
peso sempre meno avvertibile nel mondo (e l'elenco potrebbe
continuare). Si è parlato tanto in questi ultimi tempi delle bollette
astronomiche dell'Italia, ma pur se i mainstream nel nostro Paese
ovviamente non lo riportano, anche negli USA la situazione è critica
con incrementi che nel giro di pochi mesi, primo esempio l'elettricità
residenziale, hanno superato il 50%. Eppure gli Stati Uniti avevano
raggiunto con l'orco Trump l'indipendenza energetica, subito
cancellata da Biden (assurda la firma per lo stop del Keystone XL
pipeline) decisione che poi l'ha costretto nei mesi scorsi a
elemosinare petrolio addirittura in casa del Venezuela e
successivamente pregando, inascoltato, l'Arabia Saudita di posticipare
la riduzione della produzione a dopo le elezioni di Midterm, insomma
cercando di ingannare i suoi connazionali. Ora, tra i tanti allarmi,
c'è anche quello relativo alla carenza di diesel, le scorte non
appaiono sufficienti e se mancherà a pagarne il prezzo saranno sempre
e solo gli americani che già devono fare i conti con una inflazione
che non si vedeva da quarant'anni. Ma forse è soprattutto la
criminalità che si sta trasformando nel principale problema da
risolvere. Pateticamente i Democratici hanno provato a dare la
responsabilità ai Repubblicani dell'assalto al consorte della House
Speaker Nancy Pelosi (fatto ancora tutto da verificare e pieno di
punti oscuri) ma anche con tutti i subdoli tentativi che stanno
portando avanti è chiarissimo che si tratta di accuse senza fondamento
perchè la verità è un'altra. Sono proprio i Dem, da Washington D.C. in
giù compresi sindaci, governatori e soprattutto giudici, che stanno
portando avanti una politica incomprensibile e soprattutto
irresponsabile: la polizia quando può arresta, ma gli accusati in
carcere ci restano giusto il tempo per uscire dall'altra porta, come
l'ultimo atroce caso, New York, di una donna uccisa davanti ai propri
figli dopo che l'ex marito era stato liberato, passate appena 24 ore,
senza cauzione nonostante le prove fossero evidentissime. Los Angeles,
San Francisco, New York, Portland, Chicago (e in Illinois dall'1
gennaio entrerà in vigore una nuova legge a favore dei criminali che
colpirà soprattutto le classi più deboli) sono solo la punta di un
iceberg enorme: in particolare le grandi città stanno diventando
invivibili grazie alle amministrazioni Dem. Poi l'enorme crisi alla
frontiera del Messico con 2,5 milioni di persone fatte entrare in un
anno solo, senza controlli, anche sanitari e, come rivelato da Center
of Immigration Studies, sarebbero oltre 20.000 i minori arrivati non
accompagnati dal Centro America e da altri Paesi dei quali
l'amministrazione Biden ha perso ogni traccia. Kamala Harris,
incaricata del problema degli immigrati illegali, in quasi due anni
non se n'è mai occupata. Così si sta aspettando l'8 novembre, gli
americani tornano a votare perchè nella loro democrazia, con tutti i
difetti che può avere, i nodi possono venire al pettine velocemente. I
Repubblicani contano sulla 'red wave' (ondata che c'è chi dice
potrebbe diventare anche uno tsunami) mentre i Democratici mostrano
tutta la loro insicurezza: il countdown sta per toccare quota zero e
se dovessero essere confermate le previsioni, con Senato e House in
mano ai Repubblicani, Joe Biden perderebbe gran parte del suo potere.
E cosa fa il Presidente per correre ai ripari? Attacca gli avversari,
esortando gli americani a salvare (?) la democrazia minacciata dai
seguaci di Trump, dalle menzogne e dalla violenza. L'inflazione? La
recessione? La criminalità nelle strade? No, dei problemi reali nei
suoi discorsi non c'è traccia, ma manca poco per sapere a chi gli
americani daranno ascolto.
Siamo davvero vicini, martedì negli Stati Uniti ci saranno le elezioni
di Midterm, il solco tra le presidenziali, ma con una importanza così
estrema come probabilmente rare volte si è verificato in passato. Sono
infatti bastati due anni di regime Democrat (presidente Joe Biden e
maggioranza al Senato come alla House) per trasformare la superpotenza
America in un Paese in grande difficoltà, stretto tra crisi economica
sempre più acuta, criminalità alle stelle, frontiera allo sbando e un
peso sempre meno avvertibile nel mondo (e l'elenco potrebbe
continuare). Si è parlato tanto in questi ultimi tempi delle bollette
astronomiche dell'Italia, ma pur se i mainstream nel nostro Paese
ovviamente non lo riportano, anche negli USA la situazione è critica
con incrementi che nel giro di pochi mesi, primo esempio l'elettricità
residenziale, hanno superato il 50%. Eppure gli Stati Uniti avevano
raggiunto con l'orco Trump l'indipendenza energetica, subito
cancellata da Biden (assurda la firma per lo stop del Keystone XL
pipeline) decisione che poi l'ha costretto nei mesi scorsi a
elemosinare petrolio addirittura in casa del Venezuela e
successivamente pregando, inascoltato, l'Arabia Saudita di posticipare
la riduzione della produzione a dopo le elezioni di Midterm, insomma
cercando di ingannare i suoi connazionali. Ora, tra i tanti allarmi,
c'è anche quello relativo alla carenza di diesel, le scorte non
appaiono sufficienti e se mancherà a pagarne il prezzo saranno sempre
e solo gli americani che già devono fare i conti con una inflazione
che non si vedeva da quarant'anni. Ma forse è soprattutto la
criminalità che si sta trasformando nel principale problema da
risolvere. Pateticamente i Democratici hanno provato a dare la
responsabilità ai Repubblicani dell'assalto al consorte della House
Speaker Nancy Pelosi (fatto ancora tutto da verificare e pieno di
punti oscuri) ma anche con tutti i subdoli tentativi che stanno
portando avanti è chiarissimo che si tratta di accuse senza fondamento
perchè la verità è un'altra. Sono proprio i Dem, da Washington D.C. in
giù compresi sindaci, governatori e soprattutto giudici, che stanno
portando avanti una politica incomprensibile e soprattutto
irresponsabile: la polizia quando può arresta, ma gli accusati in
carcere ci restano giusto il tempo per uscire dall'altra porta, come
l'ultimo atroce caso, New York, di una donna uccisa davanti ai propri
figli dopo che l'ex marito era stato liberato, passate appena 24 ore,
senza cauzione nonostante le prove fossero evidentissime. Los Angeles,
San Francisco, New York, Portland, Chicago (e in Illinois dall'1
gennaio entrerà in vigore una nuova legge a favore dei criminali che
colpirà soprattutto le classi più deboli) sono solo la punta di un
iceberg enorme: in particolare le grandi città stanno diventando
invivibili grazie alle amministrazioni Dem. Poi l'enorme crisi alla
frontiera del Messico con 2,5 milioni di persone fatte entrare in un
anno solo, senza controlli, anche sanitari e, come rivelato da Center
of Immigration Studies, sarebbero oltre 20.000 i minori arrivati non
accompagnati dal Centro America e da altri Paesi dei quali
l'amministrazione Biden ha perso ogni traccia. Kamala Harris,
incaricata del problema degli immigrati illegali, in quasi due anni
non se n'è mai occupata. Così si sta aspettando l'8 novembre, gli
americani tornano a votare perchè nella loro democrazia, con tutti i
difetti che può avere, i nodi possono venire al pettine velocemente. I
Repubblicani contano sulla 'red wave' (ondata che c'è chi dice
potrebbe diventare anche uno tsunami) mentre i Democratici mostrano
tutta la loro insicurezza: il countdown sta per toccare quota zero e
se dovessero essere confermate le previsioni, con Senato e House in
mano ai Repubblicani, Joe Biden perderebbe gran parte del suo potere.
E cosa fa il Presidente per correre ai ripari? Attacca gli avversari,
esortando gli americani a salvare (?) la democrazia minacciata dai
seguaci di Trump, dalle menzogne e dalla violenza. L'inflazione? La
recessione? La criminalità nelle strade? No, dei problemi reali nei
suoi discorsi non c'è traccia, ma manca poco per sapere a chi gli
americani daranno ascolto.