Via libera da parte del Consiglio dei ministri alla Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) e alla Relazione sull'aggiustamento di bilancio da trasmettere al Parlamento. Secondo il nuovo Documento il Pil italiano crescerà quest’anno del 3,7%, frenando però l’anno prossimo al +0,6%.
La crescita del prodotto interno lordo per il 2022 è stata rivista al rialzo rispetto al documento messa a punto dal governo Draghi che indicava, prima della pubblicazione dei dati Istat del terzo trimestre, una previsione dell’aumento del Pil del 3,3%. Il deficit programmatico per il 2022 è fissato al 5,6% del Pil, a fronte di una stima tendenziale al 5,1%. Per il prossimo anno, il deficit programmatico scenderà al 4,5%, per poi attestarsi al 3,7% nel 2024 e al 3% nel 2025.
Il Cdm era stato “prioritariamente convocato per l'approvazione della Nadef, riusciamo per il 2022 a liberare circa 9,5 mld che la prossima settimana, che vorremo utilizzare sul caro energia”. Così il premier Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. “Faccio - ha aggiunto - appello al parlamento che approvi il testo al più presto”. “Per il 2023 immaginiamo indebitamento al 4,3% che poi va a a scendere, così liberiamo 22 o 23 miliardi che ugualmente destiniamo in via esclusiva al caro energia”, spiega la Meloni.
“Sono oltre 30 miliardi di euro fino a fine 2023 per far fronte a crisi energetica”. Per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, "siamo consapevoli che fare previsioni a lungo termine in questo momento può essere un esercizio di pura accademia e siamo pronti a fronteggiare i rischi di recessione che vengono da più parte evocati e che ahimè potrebbero toccare anche l’Italia”.