di SANDRA ECHENIQUE
A Caracas la XXII Settimana della lingua italiana si è trasformata in un piccolo, e dedicato ai più giovani, 'Festival di Sanremo'. Già la lingua, specialmente la nostra, è anche musica così quale migliore occasione di questa per aggiungere le note. E il successo è stato immediato. Hanno vinto Asaf Flores e Diana Aranguren che assieme hanno cantato 'Mi Venezuela', precedendo Ayalid Araujo con 'Natale 2016' e i fratelli Ruben e Gabriel Diaz che invece hanno intonato 'Sono libero'. Dedicato a ragazze e ragazzi dai 14 ai 25 anni, le votazioni si sono succedute attraverso i 'likes' che si sono sparsi attraverso 21 pezzi musicali inediti che avevano come uno obbligo quello di combinare due o più lingue, una delle quale doveva essere ovviamente l'italiano. I video delle perfomance sono arrivati e i 'likes' che si sono rincorsi fino a venerdì scorso, hanno premiato, con grande maggioranza 'Mi Venezuela'. Ai vincitori è andato un premio in denaro, 1.500 dollari per il primo posto, che sono diventati rispettivamente 1.000 e 600 per il secondo e terzo posto. L'annuncio poi è arrivato domenica, per ufficializzare non solo il risultato, ma anche il successo dell'iniziativa. "Questo progetto - ha raccontato Giuseppe Giacalone, consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Caracas - vuole cercare di promuovere una lingua che in Venezuela è molto diffusa e anche molto amata". L'iniziativa, particolare e molto interessante, ha avuto come ideatrice Elisabetta Basso, docente alla Universidad Metropolitana e responsabile dell'Istituto Italiano di Cultura della capitale venezuelana: voluta, ha spiegato, per avvicinare la lingua italiana ai giovani in una maniera dinamica e divertente. "Perchè una canzone - ha spiegato -  risulta molto più attraente di un testo scritto al fine di raggiungere i più giovani, in quanto la musica consente l'uso anche di parole non accademiche, create e adottate per i giovani come può essere lo slogan creato per la Settimana della lingua italiana: 'Come, scusa? Non ti followo'. In questo modo si può sperimentare direttamente che la lingua italiana è viva e si trasforma per l'intervento di altre lingue, adottando idiomi, parole composte e nuove sensibilità. I cambiamenti che la gioventù propone ci permettono di staccare la lingua dall'uso letterario accettandone l'uso colloquiale, quello di strada e in costante evoluzione e tutto questo appare rapidamente nella musica attuale". Ecco come è nato il concorso, permettendo ai giovani venezuelani (si richiedeva soltanto un minimo di due anni di residenza nel Paese) di concepire un pezzo musicale utilizzando qualsiasi genere musicale e anche tema, in maniera individuale o anche in gruppo. Due minuti, il tempo richiesto dagli organizzatori per il video, inediti, duranti i quali è stato possibile esprimere sensazioni, idee, sentimenti e che il pubblico ha apprezzato attraverso i suoi tantissimi likes che hanno riempito le canzoni. Le identità dei partecipanti sono state tenute nascoste dagli organizzatori fino alla conclusione del concorso e alla comunicazione dei vincitori.