“La politica estera? Compete al governo, non al Presidente della Repubblica”. Mette i puntini sulle di Sergio Mattarella. E lo fa in occasione della cerimonia di apertura dell'anno accademico dell'Università dell'Insubria, ieri a Varese, alla quale il Capo dello Stato ha preso parte. “Cinque anni fa – ha spiegato l’inquilino del Quirinale - abbiamo ricordato i 60 anni del Trattato di Roma”.
In quella occasione, nella Capitale “si è celebrato un grande incontro dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell'Unione”. Ovviamente il Governo era “presente perché compete al Governo la politica estera, non al Presidente della Repubblica" ha sottolineato il Presidente in un passaggio del suo intervento. Per Mattarella “occorre continuare malgrado ogni tanto affiorino illusioni di ritorno indietro rispetto alle sfide che abbiamo”. Sfide come “quella della sanità, che richiede un'integrazione collaborativa mondiale. Sfide come quella del cambiamento climatico, delle migrazioni, dell'economia globalizzata, dove grandi soggetti operano totalmente svincolati dalle regole”. “Tutti impegni che nessuno Stato è in condizione di affrontare da solo e richiedono un comune impegno" ha concluso.