di Lucio Fero
Ora anche il candidato in pectore del Destra-Centro alla guida della Regione Lazio, Fabio Rampelli, ha voluto mostrare incertezza molto dubbiosa, praticamente una crisi di coscienza di fronte all'idea di dotare Roma di un impianto di incenerimento dei rifiuti urbani che li trasformi in energia e soprattutto li tolga i rifiuti dal conferimento in discarica, la discarica Roma città con le sue strade, piazze, marciapiedi, viali e vicoli...Roma tutta discarica. Rampelli si è domandato: e se poi l'inceneritore (si è ricominciato a chiamarlo così che fa più impressione negativa di termovalorizzatore) inquinasse? Rampelli si va dunque ad iscrivere alla vasta corrente della Destra il cui campione è oggi il sindaco di Piombino, quella dello e se l'impianto inquinasse? Inquinasse cosa? Il mio consenso, i miei voti. Nel Lazio si va a votare e anche la Destra che giustamente per anni ha dato alla sindaca Raggi M5S della luddista o giù di lì scopre i vantaggi elettorali dell'immobilismo e dell'immobilità.
Il Pd pentito - Il Pd del sindaco Gualtieri che ha deciso termovalorizzatore a Roma sia, buona parte di quel Pd è già abbondantemente pentito. Conte ha colto il "valore irrinunciabile" del no termovalorizzatore come pretesto per lasciare il Pd a bollire nell'acqua sua come un polipo da cucinare e poi mangiare. Conte non vuole alleanze elettorali, vuole in Lombardia e Lazio che sia il Pd a perdere. Ma basta il miraggio di potersi riavvicinarsi all'oasi M5S perché il Pd a Roma e nel Lazio sia pronto al termovalorizzatore magari un'altra volta, magari piccolo, magari come volete voi, magari, se proprio non volete...
Politica vigliacca - Quando si avvicina un voto la politica più o meno tutta si fa vigliacca (vigliacca nel decidere e fare lo è sempre, ma quando si vota dà il meglio e il più in vigliaccheria). Assumersi la responsabilità di una scelta, quindi dire un no a una quota di possibili elettori. Non sia mai. E poi ficcarsi nella grana infinita della realizzazione, del progetto, la località (garantite rivolte che rivolte non sono ma la comunicazione le chiama e racconta così), l'appalto, il ricorso al tar, l'avviso di garanzia, le mamme piangenti in corteo, magari pure un parroco che sfila e i sindaci in barricata...Meglio, molto meglio darsela, sfilarsi. Con la faccia corrucciata e contrita di chi ci ha pensato e ha scelto la prudenza. Politica vigliacca che da decenni lascia a Roma la monnezza e che a Roma la monnezza lascerà per sempre. Discarica Roma sempre, termovalorizzatore a Roma mai.