Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'interno. -
Premesso che: nelle recenti elezioni politiche sono emerse, ancora una volta, palesi criticità legate al sistema di voto per corrispondenza utilizzato nella circoscrizione estero; numerosi sono i ricorsi già presentati da candidati non eletti alle rispettive Giunte per le elezioni di Camera e Senato: negli stessi si parla apertamente di irregolarità e brogli, peraltro denunciati da organi televisivi e stampa;
per esperienza ormai comune e comprovata, è notorio che la metà dei plichi contenenti le schede spediti dai consolati non arriva ai destinatari;
gli elenchi AIRE non sono aggiornati: indirizzi sbagliati, variazioni mai comunicate, persone defunte non cancellate e numero inusuale di ultracentenari all'estero. Secondo le denunce, migliaia di defunti riceverebbero la scheda e qualcuno voterebbe per loro; in diversi Paesi, patronati e associazioni politicamente orientati farebbero notoriamente la raccolta delle schede "porta a porta", scambiando favori e pratiche pensionistiche col voto, o semplicemente assicurando che provvederanno per conto altrui al "fastidio" di votare;
in diversi Paesi, soprattutto quelli più poveri, i postini venderebbero i plichi ad organizzazioni di raccoglitori o "cacciatori" del voto;
un ulteriore fenomeno, verificatosi in passato e anche di recente, consisterebbe nella presenza, in alcuni Paesi, di tipografie che, incaricate dal consolato della stampa delle schede, ne produrrebbero in eccedenza per poi venderle;
l'interrogante è venuto a conoscenza di testimonianze video e foto di: a) schede con diversi toni del fondo verde per il Senato e marrone per la Camera, rinvenute in Sud America, che proverebbero l'immissione di schede false nel circuito elettorale; b) schede con stampa errata "Camera dei Diputati" su fondo retinato a righe regolarmente prelevato a scanner: è ragionevole pensare che l'errore sia voluto e teso ad individuare un soggetto come artefice di brogli; c) tavolate di schede pronte per essere votate in Argentina: le espressioni di voto di quel Paese stravolgono completamente il quadro del continente; a Rosario, ad esempio, i votanti risultano superiori al 70 per cento degli aventi diritto, mentre il voto all'estero è mediamente oscillante tra il 20 e il 25 per cento; d) video del presidente del COMITES di Montevideo (Uruguay) che spiega come si vota indicando una scheda su cui si leggono i dati di un'elettrice che dichiarerà di non aver mai ricevuto il plico (vi sarebbe in questo la denuncia dell'ambasciata italiana); e) testimonianza in Argentina di un postino che dice di aver avuto disposizioni di non consegnare i plichi spediti dal consolato italiano; f) video di un furgone delle Poste svizzere in cui una voce fa intendere che all'interno vi siano i plichi e le schede da consegnare a qualcuno; g) testimonianze, diffuse dalla trasmissione "Striscia la notizia", sull'acquisto dei plichi e delle schede in Europa e sulla mancata distribuzione delle schede da parte delle poste tunisine, ed anzi una sorta di "self service" fuori controllo sul ritiro dei plichi; h) testimonianze da ogni circoscrizione di scrutatori che avrebbero notato decine di schede in serie con la stessa grafia e lo stesso voto; i) testimonianze di casi in cui sarebbe stato vietato l'ingresso ai rappresentanti di lista nello scrutinio della ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, il che avrebbe determinato l'incredibile dato di zero schede contestate;
in tutta evidenza dunque appare chiaro che non solo non si sia garantito a tutti e ugualmente il diritto di voto, non solo non si sia assicurata la segretezza e la personalità del voto, ma anche e soprattutto che i risultati siano pesantemente alterati da fenomeni di illegalità,
si chiede di sapere:
quali informazioni risultino ai Ministri in indirizzo a proposito di quanto segnalato;
se intendano verificare, attraverso la rete consolare, quale sia lo stato reale dell'anagrafe degli italiani all'estero, dell'esercizio del voto per corrispondenza e delle turbative che, sulla base di queste evidenze, lo accompagnano;
se, a prescindere da quanto appureranno e giudicheranno le Giunte per le elezioni delle due Camere, si intenda prendere atto dell'impossibilità di continuare ad utilizzare un sistema ormai obsoleto e non controllabile come quello del voto per corrispondenza nella circoscrizione estero, in cui è palese che non sia garantito quanto prescrive il dettato costituzionale all'articolo 48, per il quale: "il voto è personale ed uguale, libero e segreto";
se, di conseguenza, si intenda prevedere un'iniziativa governativa tesa a superare il voto per corrispondenza all'estero, introducendo, a modello di altri Paesi che già lo utilizzano, quello elettronico per gli iscritti all'AIRE, dotando gli stessi di codici unici e personali con i quali votare e rafforzando le garanzie di segretezza e non alterabilità del voto stesso.
Senatore Roberto Menia
Atto n. 3-00051 (in 3ª Commissione)
Pubblicato il 17 novembre 2022, nella seduta n. 9