di Franco Esposito
L'orologio della piazza. Anzi, della Piazzetta. Quella di Capri, famosa e celebrata in tutto il mondo. Il salotto dell'isola, il punto d'incontro, la storia di Capri che va a miscelarsi con la ritualità. Andiamo a fare un salto in Piazzetta, sediamoci al Bar Vuotto per un caffè o una granita. Il bel mondo ambisce da sempre a radunarsi all'ombra del campanile presente nelle cartoline di Capri e nel cuore di chi la frequenta e l'ha frequentata.
Manca qualcosa al campanile e quindi manca anche a Capri. L'orologio è fermo per motivi di sicurezza. Bersagli del tempo che passa, quindi vittime dell'usura, le campane hanno i supporti arrugginiti. Bisogna procedere ad un ampio lifting. Ma presto la Piazzetta riavrà i ritocchi del suo campanile. Finanziati dal Comune, i lavori saranno ultimati entro la prossima settimana. Costo dell'opera 228mila euro. Si attende soltanto il parere della Sovrintendenza.
L'orologio della torre del sedicesimo secolo scandisce il tempo di Capri ogni quindici minuti. Tornerà a rintoccare a breve. La giunta presieduta dal sindaco Marino Lembo ha approvato il restauro dello storico monumento. Una sorta di sentinella al salotto del mondo. La Piazzetta, l'orologio e il campanile sono un'unica cosa. Sono Capri.
Il progetto del restauro è dell'architetto Franco Frendo. Il cantiere aprirà non appena saranno pronte le autorizzazioni. Il campanile è un bene vincolato. "I tempi saranno rispettati", assicura il sindaco Lembo. "Restituiremo ai turisti un pezzo di storia". Accadrà probaiblente nella prossima primavera. A quel punto, in quel momento, la Piazzetta tornerà ad ascoltare degli storici rintocchi delle campane del campanile con l'orologio.
I lavori saranno curati e seguiti dal responsabile dell'ufficio Lavori pubblici del Comune, Mario Cacciapuoti. Superfluo ribadire che il campanile si fonde, non confondendosi, con il mito e la storia di Capri. La nascita del campanile viene fata risalire all'epoca bizantina. Secondo alcune documentazioni, fu soggetto a modifiche nel sedicesimo secolo. In concomitanza con gli assati subiti dall'isola da parte dei corsari. Le mura del campanile si rivelarono non adatte a fronteggiare i feroci attacchi dei potenziali invasori.
Vennero costruite nuove opere su quelle già esistenti di epoca preromana. Soprattutto lungo il versante che guarda il mare, da via Castiglione al Monte San Michele. La chiesa bizantina venne poi distrutta, e in Piazzetta, nel 1600, fu costruita l'attuale cattedrale di Santo Stefano. Ma il mitico campanile non ha mai goduto di una vita tranquilla, all'insegna della stabilità sotto l'aspetto della sistemazione.
All'epoca, al centro della Piazzetta, c'era la porta che immetteva nell'abitacolo, controllata da una torre di guardia difensiva. Una vera e propria protezione, diventata l'attuale torre campanaria. Oggi conosciuta come "il campanile o torre dell'orologio". Un orologio fu infatti installato per impreziosisce le due facciate con artistiche maioliche. L'orologio scandisce con i suoi rintocchi le ore dei capresi e dei turisti ogni quarto d'ora. A differenza di tanti orologi in Italia.
L'orologio inoltre presenta caratteristiche particolari. Probabilmente uniche. Intanto, quella che tre minuti prima di ogni quarto d'ora esegue un rintocco. I capresi lo chiamano "dell'avviso", perché consente alla moltitudine di turisti di raggiungere con puntualità la funicolare o l'autobus. I mezzi di trasporto dell'isola lasciano la Piazzetta appunto ogni quarto d'ora.
L'orologio ha smesso di suonare da qualche mese. Niente rintocchi, la Piazzetta, gli isolani e i turisti ne hanno registrato il silenzio. L'orologio di Capri è muto. Il motivo? In seguito a un controllo del tecnico del Comune, l'architetto Cacciapuoti, fu deciso di fermare i rintocchi delle campane. Motivi di sicurezza.
Il sopralluogo evidenziò "la stato di pericolo in cui versavano le strutture di sostegno delle campane". I ferri erano arrugginiti, il materiale che sosteneva le campane si era "fortemente assottigliato nel tempo". Il deterioramento, per fortuna, è stato scoperto e poi segnalato in tempo. Il Comune obbligato a intervenire.
Il progetto è stato redatto al termine della lunga stagione estiva che ha prodotto ricchezza a Capri, presa letteralmente d'assalto da turisti italiani e stranieri. Un autentico boom con numeri da record. L'estate se n'è andata e il Comune ha messo mano al progetto: stanziati i fondi. Nelle prossime settimane dovrebbero iniziare i lavori.
L'isola sta per restituirsi alla sua storia. Il recupero si annuncia completo. I turisti riavranno il mitico orologio funzionante. La Piazzetta i rintocchi che hanno contribuito a renderla famosa e inimitabile nel mondo.