Prende il via dal Queensland il percorso itinerante che porterà Visioni Sarde in ogni angolo del pianeta. È significativo che parta dall'Australia una rassegna destinata a promuovere il giovane cinema sardo nei vari continenti, vetrina prestigiosa per i giovani talenti sardi a cui è offerta l'occasione di raggiungere il più vasto pubblico. L'obiettivo di portare il cinema sardo fuori dall'Italia trova un formidabile valore aggiunto nella straordinaria capacità di molti Circoli sardi di costituirsi in centri di organizzazione e di diffusione della Sardegna nel mondo. È questo il caso del circolo Queensland Sardinian Culture Club presieduto da Fausto Zanda, che riveste anche l'importante carica di Consultore dell'emigrazione presso l'Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna in rappresentanza dei Circoli Sardi in Australia. Il circolo è intitolato a Ulisse Usai, sindacalista e dirigente della Filef (Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie) che ha dedicato la sua appassionata attività politica ai problemi degli emigrati sardi. Le opere cinematografiche scelte e distribuite dalla Cineteca di Bologna con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, sebbene differiscano nel linguaggio espressivo e negli intenti estetici, hanno tutte saputo interpretare l'attualità con efficacia e poesia, riuscendo nel contempo a toccare temi di carattere universale. Ecco i magnifici sette film destinati a portare il giovane cinema sardo nel mondo: "12 Aprile" di Antonello Deidda, "Fradi miu" di Simone Contu, "La Venere di Milis", "Mammaranca" Francesco Piras, "Santamaria" di Andrea Deidda, "Without you" di Sergio Falchi e "Una splendida felicità" di Simeone Latini.